Lamezia Soccer: cronaca di una storica salvezza
4 min di letturaUna settimana dopo l’ultima gara di campionato in casa del Futura Energia Soverato, entusiasmo ancora alle stelle in casa Lamezia Soccer, protagonista di una salvezza memorabile, seppur ottenuta matematicamente soltanto nella penultima giornata contro il Polistena.
Un risultato comunque storico per la società guidata dal presidente Francesco Manfredi, alla prima esperienza in serie C1, arrivata al termine di una stagione che, tra alti (molti) e bassi (pochi), ha messo in evidenza il gran carattere di una squadra confermata praticamente in blocco e capace di risorgere dalla clamorosa débâcle nella finale play-off di serie C2 del 7 maggio 2016, finita con un altisonante 8-1 in favore del Futsal Fuscaldo.
A un anno di distanza da quell’orribile match, parzialmente cancellato da un insperato ripescaggio, gli orange lametini si ritrovano ancora in sella a una massima competizione regionale affrontata sempre a testa alta e con piglio autoritario, soprattutto tra le mura amiche del “Palasparti”, giocando alla pari con tutte le squadre del girone.
È il caso dei pareggi strappati a Cetraro, Enotria e Five Soccer, le prime tre della classe, risultati impensabili a inizio stagione che si inseriscono prepotentemente tra gli highlights di un torneo da incorniciare concluso a quota 36 punti.
Le parate di Bentornato, il fondamentale ritorno di Morelli, i goal di capitan Donato e della new entry Deodato: questi i valori aggiunti di un perfetto mix di giocatori esperti, come il classe ’75 Luca Marullo, e giovani promettenti quali Montesanti o Crapella (autore di reti pesantissime), guidati da uno specialista come mister Bebo Carrozza, autentico deus ex machina della salvezza orange.
Se la permanenza in serie C1 è certamente il risultato più in vista dell’annata dei lametini, da non dimenticare, poi, gli ottimi risultati conseguiti dalle squadre giovanili, con la formazione Allievi laureatasi campione provinciale e sconfitta soltanto ai rigori nelle Final Four; mentre la Juniores, dopo la vittoria nei play-off del girone, è stata eliminata nei quarti di finale dalla Costa del Lione al termine di una gara fortemente condizionata da errori arbitrali.
E a proposito di giovani, ulteriore motivo d’orgoglio arriva dall’aver portato numerosi giocatori nella varie rappresentative regionali, come Emmanuele (Giovanissimi) Murone e Baglione (Allievi) e Montesanti e Cristaudo (Juniores).
Ad analizzare il 2016/2017 della Lamezia Soccer ci ha pensato il ds Nicola Samele, da sempre accanto al presidente Manfredi, sia da giocatore che da dirigente, sin dalla nascita della squadra nel 2007.
– Al di là dell’obiettivo raggiunto, come valuti il campionato della Lamezia Soccer?
“Il campionato della Soccer è stato un campionato di ottimo livello. Siamo partiti puntando alla salvezza e quasi mai ci siamo ritrovati invischiati nei bassifondi della classifica, stazionando prevalentemente in zona play-off. E credo che il settimo posto finale ne sia chiara testimonianza”.
– Che valore ha questa salvezza per la società, soprattutto dopo lo smacco della finale play-off dello scorso anno?
“Questa salvezza è soprattutto un punto di partenza per noi. Abbiamo dimostrato che il gruppo protagonista di una gran C2 era già piuttosto valido anche per la massima competizione regionale e, con una buona programmazione, può ambire a ben altri palcoscenici. Una piazza come Lamezia non si può accontentare soltanto di una salvezza in C1”.
– Qual è stato il punto di svolta della stagione?
“La svolta credo sia arrivata con la prima vittoria in assoluto contro l’Amantea, dove siamo riusciti a portare a casa i 3 punti pur giocando male. I ragazzi allora avevano ancora un po’ paura ma quel successo li ha sbloccati mentalmente. Da lì è iniziata la nostra cavalcata”.
– C’è stato un momento in cui la squadra sembrava in grado di salvarsi aritmeticamente ben prima della penultima giornata. Poi cosa è successo?
“È vero, potevamo salvarci anche prima, ma abbiamo avuto due partite sfortunatissime, contro Bovalino e Enotria, perse immeritatamente negli ultimissimi minuti e in un modo che oserei definire strano. Questo ha reso la nostra strada leggermente più in salita, anche perché far punti in questi scontri ci avrebbe permesso di lottare persino per un piazzamento nella griglia play-off”.
– Ecco, in cosa deve migliorare la Soccer per raggiungere la salvezza senza grossi patemi d’animo o magari ambire a qualcosa in più?
“Credo sia stato un problema di personalità. La squadra deve credere maggiormente nei propri mezzi. Sono tutti ragazzi molto dotati ma, non conoscendo la categoria, dinanzi a roster piuttosto importanti, nei primi mesi giocavano con troppo timore.
L’anno prossimo, con un pizzico di esperienza in più e con l’innesto di qualche altro elemento di livello, potremmo anche ambire a una salvezza ancor più tranquilla o magari a un piazzamento play-off”.
– Anche se è un po’ presto per parlarne, quali potrebbero essere gli obiettivi per il prossimo anno?
“Non ne abbiamo ancora discusso con il presidente Manfredi, ma lui è una persona molto ambiziosa e la sua intenzione sarà certamente quella di migliorare il campionato di quest’anno. Chiaramente, parleremo in modo concreto di obiettivi soltanto in prossimità dell’inizio della preparazione”.