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Lamezia. Il sodalizio artistico di Elena Vera Stella e Marco Barberio

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Lamezia. Il sodalizio artistico di Elena Vera Stella e Marco Barberio

Prosegue l’impegno della stilista lametina a sostegno dell’arte e della valorizzazione della bellezza locale.  In questo percorso si inserisce il talentuoso ed eclettico pittore Marco Barberio, esponente di quello che lui stesso definisce “realismo campionato”

“L’arte  e la moda, più che mondi separati da una dicotomia inconciliabile, si scoprono coinvolti in un fluido scambio di ruoli: gli stilisti e i designer accolgono sempre più le sperimentazioni dell’arte contemporanea e sempre più gallerie d’arte propongono mostre di grandi nomi della moda, così come case di moda declinano forme di mecenatismo rivolte a  singoli artisti o ad ambiziosi  progetti espositivi  di arte visiva”.

E’ il critico d’arte Teodolinda Coltellaro a spiegare similiarità, convergenze e dialoghi tra moda e arte. Ed è proprio su questa scia e in questo contesto di creatività che si inserisce il progetto “Art Collection” di Elena Vera Stella, con una capsule made in Calabria che ha visto il contributo di Marco Barberio.

“Barberio ha dipinto  una collezione di t-shirt,  realizzando un’opera diversa su ognuna di esse, rendendo così unico  ogni singolo capo – chiarisce l’esperta d’arte – può sembrare per lo meno singolare che una t-shirt, nel prêt à porter considerato capo seriale per definizione, in questo progetto conquisti la condizione di unicità propria dell’opera d’arte.

Piuttosto, questo speciale connubio propone un rapporto per certi versi complementare, una riuscita sintesi di due modi distinti di riferirsi  alla vita reale, al suo incessante dinamismo.

Marco, che ha trasferito la sua visione creativa su ogni singola t-shirt, ed Elena, che le ha progettate nella loro vestibilità, permettono a chiunque di acquistare e di indossare arte, di viverla e farla vivere nel mondo reale, e ai dipinti di “invadere” la realtà del quotidiano, impreziosendola, anche solo nella dinamica dello sguardo e della disseminazione visiva”.

Bellezza e amore sono certamente il fil rouge di questa nuova collaborazione artistica, e di tutte le campagne lanciate dalla stilista, come il brand “Baciami Ancora” ideato con Sandra Faggiano e Caterina Misuraca.

La partnership varcherà i confini nazionali per partecipare allo “Start Art Fair” in programma alla Saatchi Gallery di Londra nel prossimo mese di settembre dove, oltre ad alcune opere della collezione di Barberio, saranno esposti i lavori frutto della recente unione lametina.

“Credo in questa sinergia” ha dichiarato Elena Vera Stella nella conferenza stampa che si è svolta ieri nel cortile del suo show room.

E noi crediamo in loro, la bellezza salverà il mondo.

Maria Francesca Gentile

 

Chi è Marco Barberio – dichiarazione dell’artista

Non ho mai frequentato scuole d’arte, la mia vita è sempre stata segnata dal dualismo fra creatività artistica e capacità imprenditoriale. Mi ritengo un autodidatta, e come tale ho sempre ricercato in autonomia la mia strada.
Mi definisco un artista realista e come tale dipingo scene comuni di tutti i giorni, scene dei miei tempi. In qualche modo lascio una testimonianza del mio passaggio.
L’idea è di cogliere il respiro vitale della città attraverso lo scorrere della vita delle persone per le strade.
Le città che scelgo per il mio progetto, sono città con le quali sono coinvolto. Per così dire i nostri destini si sono incrociati e ne hanno mutato vicendevolmente il loro corso. Con i miei dipinti, racconto l’inizio di una storia, lasciando come sempre allo spettatore, la libertà di immaginarne la continuazione secondo la propria esperienza e il proprio vissuto.
Attraverso l’apprendimento esperienziale del tessuto metropolitano, prendo coscienza e possesso dello spazio urbano che mi circonda.
Nelle mie inquadrature cinematografiche, non sono solo spettatore, ma anche protagonista: essendo presente, interagisco attivamente con lo spazio circostante e ne modifico in modo invisibile il suo compiersi. In definitiva questo racconto coincide con le tappe della mia vita e sotto questo aspetto, rappresenta la mia vita stessa.
Il mio intervento al Macro si è concentrato su Roma, che a questo punto rappresenta una tappa del mio racconto. Il soggetto dell’opera, al centro di una piazza Navona bella e luminosa, è un presidio militare. Vediamo oggi schierati nelle nostre grandi città, soldati armati di grossi fucili e mi viene da chiedere se sia normale. Se sia normale che ci siamo assuefatti a tale stridente presenza nei luoghi di bellezza e spensieratezza. Addirittura la turista fotografa il soldato invece che la piazza.”

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