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Lamezia. Spaccio, minorenne sottoposto a divieto di accesso ai locali pubblici

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carabinieri polizia lamezia

Divieto di accesso alle aree urbane per un minorenne coinvolto nello spaccio di sostanze stupefacenti

Il Questore di Catanzaro ha emesso un provvedimento di Divieto di accesso alle aree urbane (D.A.C.UR.), ai sensi del D.L. 14/2017, nei confronti di un minorenne, nato a Biella e residente a Lamezia Terme, con precedenti di polizia per furto e danneggiamento.

Il provvedimento è stato adottato a seguito di un controllo effettuato dai militari della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme in piazza Mercato Vecchio, nel centro cittadino di Lamezia Terme.

Durante l’operazione, i militari hanno individuato alcuni soggetti intenti a svolgere attività di spaccio, tra cui il minorenne in questione.

A seguito di perquisizione personale, il giovane è stato trovato in possesso di 3 grammi di marijuana, nonché di un bilancino di precisione che aveva ben occultato nel muro di cinta di un’abitazione. Inoltre, è stato rinvenuto un coltello nella tasca interna del giubbotto che indossava.

Alla luce degli elementi raccolti, il Questore ha disposto, nei confronti del minorenne, il divieto per tre anni di accedere ai locali pubblici e agli esercizi ubicati nelle immediate vicinanze di Piazza Mercato Vecchio e in altre zone di Lamezia Terme ritenute sensibili per la sicurezza pubblica.

Il provvedimento si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla criminalità, con particolare attenzione ai fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti e al mantenimento dell’ordine pubblico nel territorio.

L’obiettivo principale del DACUR è migliorare la sicurezza urbana, limitando la presenza di soggetti ritenuti pericolosi ed è rivolto a persone che hanno commesso reati o illeciti ripetuti in determinate aree urbane.

È uno strumento di prevenzione che, a differenza di un provvedimento penale, è applicato anche a chi non ha ancora ricevuto una condanna definitiva, ma rappresenta un pericolo per la sicurezza urbana.

La violazione del DACUR comporta sanzioni penali, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 24.000 euro