Lamezia, successo della serata in ricordo di Pietro Baccari
6 min di lettura“Pietro Baccari fondatore di una società sportiva che negli anni avrebbe consentito e indotto tante generazioni a seguire e praticare lo sport”
“L’auspicio è che i miei ragazzi parrocchiani sappiano arricchirsi, umanamente e socialmente, anche dalla storia, riportata nel libro, di un ragazzo, Pietro Baccari, che a soli 19 anni corona una sua passione, fondando una società sportiva che negli anni, fino ai nostri giorni, avrebbe consentito e indotto tante generazioni a seguire e praticare lo sport.
Una squadra di calcio è – deve essere – un volano di passione, di socializzazione e anche di fraternità, senza violenza”. Così, con questo augurio, Don Emanuele Gigliotti, padrone di casa (in questo caso pure di Chiesa), nella sala ” Don Azio Davoli” della Parrocchia della Pietà, ha aperto una bellissima serata dedicata, tramite il libro “Il Tifone” , al fondatore della U. S. Vigor, Carlo Pietro Baccari.
L’editrice, la dr.ssa Nella Fragale, per l’occasione in abito sempre bianco e verde, i colori della Vigor, ha porto il suo saluto, ribadendo la sorpresa positiva nello scoprire quanta passione e coinvolgimento possa suscitare una squadra di calcio, con risvolti in ogni parte del mondo, e di essere orgogliosa di avere contribuito ad alimentarli.
Gli autori del libro “Il Tifone”, i giornalisti Giuseppe Zangari e Antonio Scalise, sollecitati dalle argute riflessioni del presidente del Consiglio Comunale, Giancarlo Nicotera (moderatore d’eccezione), hanno dapprima spiegato lo spirito che li ha ispirati nel volere raccontare la storia della Vigor, con l’intento di lasciare ai posteri un patrimonio di ricordi, di vita vissuta, di curiosità, di episodi, che oggi appaiono inverosimili, in un periodo tribolato e suggestivo nello stesso tempo.
Poi sono stati evidenziati alcuni metodi di ricerca , molto scrupolosi, fino a sconfinare nel supporto di professionisti in grado di individuare talune forme linguistiche, ormai in disuso, e di conseguenza alcune discendenze etniche, presenti negli anni 20 e 30.
È cambiato quindi lo scenario discorsivo quando è stato chiamato l’attuale allenatore della Vigor, Rosario Salerno, che ha evidenziato quanto sia impegnativo, per il peso storico e ambientale, lavorare per una squadra così seguita e amata, ma nello stesso tempo molto stimolante.
Insieme a Salerno, in sala, ha presenziato una delegazione della Vigor Lamezia formata dal Direttore Generale Enzo Augello, il Ds Antonio Morelli, il vice allenatore Franco Gigliotti e tre calciatori: l’esperto Vincenzo Curcio, dalla lunga e lusinghiera carriera, il giovane e simpatico argentino Pedro Rodriguez e Alessandro Bernardi, uno dei pochi lametini ad aver raggiunto vertici calcistici di alto livello, militando in giro per l’Italia, fra la serie B e la Terza Serie (peraltro indistintamente nei tre gironi in cui è geograficamente divisa).
Nel ricordare Sportivi del passato che ovviamente non ci sono più, gli autori del libro hanno inteso rivolgere un pensiero pure a chi per hobby ha praticato lo sport, rimettendoci tragicamente la vita, come accaduto nel 2010 a otto ciclisti lametini, tra cui c’era pure il papà di Alessandro Bernardi.
Altri ricordi di trascorsi e imprese vigorine, che li hanno visti protagonisti, sono stati raccontati da Franco Gigliotti, Tony Lio e Gennaro Pulice, tre ex calciatori lametini che in tre periodi diversi, ma susseguenti, hanno fatto la storia della Società. Basti pensare che, mettendo insieme le presenze che hanno inanellato in maglia biancoverde, si gravita intorno a quota 900 .
Il Presidente del Consiglio Comunale, avv. Nicotera, raccogliendo le esortazioni, contenute nel libro, di porre in città qualche ricordo tangibile dell’opera sportiva di Pietro Baccari, ha quindi annunciato che è già avviata la pratica burocratica di intitolazione della piazzetta antistante lo stadio ” D’Ippolito “.
Riguardo una possibile co-intitolazione dello stadio stesso, l’avv. Nicotera ha voluto evidenziare le oggettive difficoltà, pure di iter burocratico più articolato e in generale una sorta di rigidità degli organi preposti nelle modifiche di atti molto datati e consolidati. Tuttavia gli autori della richiesta non disperano e qualche speranzella la coltivano ancora.
In tema di aneddoti, curiosità ed episodi appartenenti al passato, è venuto fuori uno schieramento difensivo retrò, così formato: Maugeri, Canzoniere, Mancuso, Cavalieri. A snocciolarlo Bruno Maugeri, un signore lametino vissuto in Piemonte e in Lombardia, ma sempre legatissimo alle vicende calcistiche del territorio, essendo discendente di due fratelli calciatori vigorini degli anni 30 e 40, Pasquale e Giuseppe Maugeri. Peraltro in gioventù si cimentava in attività giornalistica, resocontando proprio sulle partite della Vigor (come riportato all’Interno del libro) sul periodico “La Riscossa”.
Accanto a lui in platea , una istituzione del calcio cittadino degli anni 50 e 60, Gino Carnovale (scopritore di Tonino Vitale, talento purissimo, arrivato a giocare in serie C e nella Nazionale di categoria), nonché autore della cessione della Vigor (che si fuse con la GiFra, club in voga a cavallo degli anni 50 e 60) al Conte Marcello Anastasio Pugliese, il più longevo presidente della storia.
In aula pure Paolo Ventura, nipote del presidentissimo Giovan Battista Ventura, precursore negli anni 80 di una conduzione societaria di alto livello, per certi versi avveniristica.
Don Emanuele Gigliotti ha poi chiesto in quale squadra avesse cominciato a giocare Danilo Pileggi (lunga e prestigiosa carriera in serie A), parrocchiano giusto della Chiesa della Pietà. Pileggi in realtà nella Vigor vi è stato a fine carriera, essendo cresciuto, come del resto Pietro De Sensi (dalla carriera svolta in B e C), in una piccola società che non esercita più, la Nuova Bella. In sala peraltro massimamente rappresentata da una autentica bandiera, l’ex bomber e allenatore Tonino Spena.
Presenti pure il giornalista Antonio Cannone de ” Il lametino.it”, autore di diversi e premiati lavori librari e il giornalista de “Il lametino.it e stadioradio.it”, Ferdinando Gaetano, che ha espresso apprezzamento per il profondo lavoro di ricerca degli autori e ha sottolineato come nel libro emerga la grande umiltà e semplicità di Pietro Baccari, quindi la purezza d’animo con cui ha coltivato la sua passione, superando ogni ostacolo.
E a tal proposito prima dell’inizio della serata, un anziano tifoso, il signor Chirumbolo, si è presentato (ma poi è andato via subito) asserendo di aver conosciuto Pietro Baccari dietro la scrivania della sua stanza al comune di Nicastro.
Semplicità e umiltà di Baccari, in ogni caso, testimoniata dal nipote Luca Chiaravalloti che ha voluto esprimere la gratitudine della famiglia, in particolare delle figlie, naturalmente ormai molto anziane e impossibilitate a presenziare.
In coda alla serata è intervenuto uno dei presidenti più amati della storia della Vigor, Alfredo Mercuri, non fosse altro perché durante la sua gestione ha allestito grandi organici e gli spalti erano gremitissimi.
Mercuri ha candidamente confessato che tutt’oggi non sa esprimere con le parole quel che rappresenti la Vigor per lui e per tutti i suoi familiari, per le emozioni e le sensazioni che provoca e ha ricordato di sentirsi orgoglioso di essere risceso in campo nel 2021, consentendo alla Vigor di proseguire la propria storia.
Gli autori infine hanno, un po’ misteriosamente, accennato a delle ulteriori ricerche effettuate, che stanno generando sorprendenti riscontri e potrebbero essere oggetto di una nuova pubblicazione. In definitiva: la storia continua …