Lamezia. Il talento delle donne nell’artigianato e nell’imprenditoria
3 min di lettura“Donne artigiane, fare rete, parità di genere, sostenibilità”
LAMEZIA. Il talento delle donne che hanno l’arte tra le mani, donne artigiane e imprenditrici che con i loro manufatti esprimono dedizione, passione e cura certosina. Questo il fil rouge dell’incontro organizzato dalla sezione lametina dei Convegni di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia presieduta da Filomena Cervadoro. L’iniziativa, tenutasi nella sede del Circolo di riunione di via Lissania, ha registrato la presenza di don Domenico Cicione Strangis, rettore del complesso interparrocchiale San Benedetto nonché consulente ecclesiastico del Convegno di Cultura lametino.
Insieme alla presidente Cervadoro, don Cicione Strangis ha evidenziato il valore del lavoro delle donne artigiane che, già Maria Cristina di Savoia detta la ‘reginella santa’, valorizzava attuando una politica socio-culturale volta alla promozione femminile. Una donna illuminata non solo dall’intelletto ma anche da una forte fede che ha guidato e motivato la sua breve ma intensa esistenza. Infatti la reginella morì a soli 24 anni nel 1836 lasciando un segno indelebile nella storia del regno.
Sulla figura della reginella, sovrana del Regno delle Due Sicilie, ha relazionato lo storico e critico letterario Tommaso Cozzitorto che ne ha sottolineato il coraggio, la determinazione, la lungimiranza. Una donna che sapeva guardare avanti e che aveva delle idee straordinariamente innovative per quei tempi.
A riprodurre gli abiti e i gioielli della sovrana di Napoli è stata Manuelita Iacopetta, artista lametina titolare del marchio “Fascino Bizantino”. Ad indossare il vestito di stoffe pregiate e i monili rigorosamente fatti a mano dall’artista Iacopetta, la modella Miriam Strangis.
Nel corso dell’incontro la presidente Cervadoro ha presentato le due artigiane lametine, Teresa Scaramuzzino e Simona Bellezza; entrambi autrici di pregevoli manufatti che denotano grande estro e creatività. Lavori molto apprezzati anche dall’assessore comunale alla Cultura Giorgia Gargano e dalla consigliera comunale Annalisa Spinelli, presidente della Commissione pari opportunità.
I lavori di Scaramuzzino e Bellezza hanno sviluppato un animato dibattito sull’importanza di riscoprire l’artigianalità, la valenza di tutto ciò che viene creato e modellato a mano. Professioni da riscoprire che, è stato più volte ribadito dai relatori, potrebbero offrire proficue occasioni di lavoro per tutte quelle donne di oggi intenzionate a riportare in auge antichi mestieri. Competenze da contestualizzare con i metodi e i mezzi che i tempi moderni mettono a disposizione.
Ad allietare la serata la violinista lametina Debora Stranges.
Ospite dell’incontro l’imprenditore Dino Colavolpe, dell’omonima azienda di Belmonte, che ha raccontato la storia imprenditoriale della sua famiglia.