Lamezia, Teatro Ragazzi: Il gatto con gli stivali in scena al Chiostro
3 min di letturaSpettacolo pomeridiano della nuova stagione del Teatro Ragazzi di Teatrop
LAMEZIA. Grande partecipazione ed entusiasmo per la nuova rassegna del Teatro Ragazzi ideata e promossa dalla compagnia lametina Teatrop, partita in questi giorni al teatro comunale Grandinetti. Ad aprire il cartellone la rappresentazione de “Il gatto con gli stivali” della compagnia teatrale “Gran Teatrino di Bari”; una pièce salutata con tanti applausi e risate dai tanti bambini presenti in teatro.
Dopo gli spettacoli mattutini per i ragazzi delle scuole, il “Gatto con gli stivali” sarà in scena al Chiostro di San Domenico, domani 24 novembre alle 18.
“Una pomeridiana – spiega Pierpaolo Bonaccurso, direttore artistico di Teatrop – che vuol essere un momento di incontro e condivisione per grandi e piccini. Un’occasione per le famiglie di ritrovarsi insieme, assistendo ad uno spettacolo che fa sorridere ed anche riflettere”.
“La finalità di tutta la rassegna – sottolinea ancora Greta Belometti, attrice della compagnia – vuol essere quella di far nascere, proprio nelle famiglie, la sana abitudine di andare a teatro per godersi un bello spettacolo e per poi tornare a casa e trovare argomenti di discussione e confronto sul messaggio che, tra una scena e l’altra, è emerso dal lavoro rappresentato”.
Il “gatto con gli stivali” è portato in scena dalla compagnia Teatrale “Gran Teatrino di Bari” con Anna Chiara Castellano Visaggi, Giacomo Dimase, Chiara Bitefti. La trama narra di “un giovane mugnaio generoso e un gatto geniale. Uno spettacolo ironico e divertente in cui personaggi strampalati, illuminati da luci di ribalta si muovono in scena con passi briosi e ritmi scoppiettanti. L’allegra sarabanda di pupazzi di varie dimensioni, con tecniche di animazione nuove e spesso sorprendenti, anima il filo della storia conosciutissimo dal pubblico di ogni età. Ispirato alla fiaba di Charles Perrault la trasposizione moderna rappresenta il gatto come un ‘portatore di buone cose’, un personaggio-animale, perciò con caratteristiche misteriose e magiche, che aiuta un umano in difficoltà”.
La morale della favola è che “tutti possiamo identificarci sia nel gatto che nel mugnaio, il gatto si propone come solidale appoggio al giovane che sta affrontando la vita, solo e timoroso. Nessuna paura! La vita porta con sé incontri che diventano importanti per il crescere e per la scoperta dei suoi valori. La novità dell’allestimento consiste nel profondo amore tra il giovane mugnaio e il magico gatto con gli stivali che ci riporta ad un rapporto autentico tra l’uomo e il mondo della natura e degli animali domestici fatto di amicizia, di rispetto e di inedita complicità”.