Mercoledì 8 marzo a Lamezia Terme incontro su Tina Anselmi
3 min di letturaÈ dedicata all’importate figura di Tina Anselmi la giornata mondiale delle donne a Lamezia Terme. In occasione dell’8 marzo, infatti, tre associazioni si sono messe insieme per ricordare la sindacalista e deputata Tina Anselmi, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica in Italia.
L’evento è stato infatti organizzato dall’Università della terza età e del tempo libero, dal Soroptimist e dalla Fidapa di Lamezia Terme, che hanno deciso di promuovere quest’incontro proprio in occasione della giornata internazionale dedicata alle donne.
Per l’occasione si terrà un incontro, mercoledì alle ore 17 al Teatro Umberto, alla presenza della giornalista Anna Vinci che racconterà la storia di una passione politica, quella appunto di Tina Anselmi, avendo scritto l’autobiografia dell’Anselmi, con la prefazione di Dacia Mariani.
All’importante evento, unico in Calabria, saranno presenti il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, l’assessore alla cultura Graziella Astorino, il presidente dell’Università della terza età e del tempo libero Italo Leone, la presidente della Fidapa Angela De Sensi Frontera e la presidente del Soroptimist Lucia Greco.
A coordinare l’incontro, che vedrà la relazione di Anna Vinci, sarà la vice presidente dell’Uniter, la prof.ssa Costanza Falvo D’Urso.
Tina Anselmi, laureata in Lettere all’Università Cattolica di Milano, diventa insegnante elementare e nello stesso periodo è impegnata nell’attività sindacale in seno alla Cgil e poi, dalla sua fondazione nel 1950, alla Cisl: è dirigente del sindacato dei tessili dal 1945 al 1948 e del sindacato degli insegnanti elementari dal 1948 al 1955.
Nel 1959 entra nel consiglio nazionale dello Scudo Crociato, ed è deputata dal 1968 al 1992, eletta sempre nella circoscrizione Venezia-Treviso: nel corso del suo lungo mandato parlamentare ha fatto parte delle commissioni Lavoro e previdenza sociale, Igiene e sanità, Affari sociali. Si occupa molto dei problemi della famiglia e della donna: si deve a lei la legge sulle pari opportunità.
Per tre volte sottosegretaria al ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dal 29 luglio 1976 è ministra del lavoro e della previdenza sociale nel governo Andreotti III: un fatto storico, perché l’Anselmi diventa la prima ministra in Italia. Dopo quest’esperienza è anche ministra della sanità nei governi Andreotti IV e V.
Ed è stata fra coloro che elaborarono la riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 1981, nel corso della VIII legislatura, è nominata presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2 di Licio Gelli.
È stata più volte presa in considerazione da politici e società civile per la carica di Presidente della Repubblica. Nel 2009 ha ricevuto il “Premio Articolo 3” per il 2008 come “riconoscimento all’attività svolta durante tutta una vita spesa al servizio della libertà e dei valori di uguaglianza sanciti proprio dall’articolo 3 della nostra Carta Costituzionale.
Questo ricordando in particolare l’attività dell’onorevole Anselmi come giovanissima staffetta partigiana, di sindacalista, di madre della legge sulle pari opportunità, di ministra, di principale autrice della riforma che introdusse il Servizio sanitario nazionale e di guida esemplare della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia P2.
Nel mese di giugno del 2016 le è stato dedicato un francobollo; è stata l’unica persona vivente ad essere stata onorata in questo modo in Italia. È deceduta nella sua abitazione di Castelfranco Veneto poco dopo la mezzanotte del 1º novembre 2016.