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Lamezia. Trasferito dirigente medico, chiude dipartimento di Medicina dello Sport

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La carenza di personale è il problema più grave che si riscontra nella sanità pubblica; tanti gli operatori che cessano la loro attività lavorativa andando in quiescenza e poche, se non del tutto assenti, le assunzioni

Comunicato Stampa

Reparti e servizi che oggi fanno il possibile per coprire i turni e accogliere i malati – cercando nei limiti del possibile di mantenere un livello di assistenza adeguato -, si scontrano con scelte scellerate di chiusura o depotenziamento di ambulatori e/o strutture, senza che ci si preoccupi di “sostituire” o “tamponare” le emergenze che la situazione attuale propone

Per quanto riguarda la situazione lametina, si era già denunciata la grave difformità nella distribuzione delle ore di specialistica ambulatoriale che subisce il territorio rispetto a quelli, “più fortunati”, di Catanzaro e Soverato.

Si rammenti come i servizi (rectius disservizi) ambulatoriali di Cardiologia, da 24 ore settimanali di attività ambulatoriale siano passate a zero; l’ambulatorio di ortopedia, che fino a qualche anno fa disponeva di tre medici, per un carico di 50 ore settimanali, è passato a sei ore con un solo medico; il servizio ambulatoriale di dermatologia, che fino a qualche anno fa era punto di riferimento per tanti pazienti (anche fuori provincia) ad oggi è completamente chiuso.

Ma, come se ciò non bastasse, oggi assistiamo per l’ennesima volta ad un’altra beffa che desta stupore e preoccupazione per il venir meno dell’ambulatorio di Medicina dello Sport.

Con il trasferimento dell’unico Dirigente medico, contrattualizzato presso un’altra azienda, a Lamezia si è completamente chiuso il servizio di Medicina dello Sport che in questi lunghi anni è stato un fiore all’occhiello dell’azienda sanitaria e che fornisce un importante servizio di medicina preventiva.

L’ambulatorio è da sempre al servizio delle Società sportive di tutto il comprensorio oltre che di quella numerosa popolazione sportiva fatta soprattutto di giovanissimi mini atleti che si affacciano all’attività sportiva e, che per la loro preventiva sicurezza hanno non solo l’obbligatorietà, prevista per legge, ma la necessità di tale servizio che da qualche mese l’ASP non garantisce al territorio.

In un periodo come questo nel quale anche lo Sport come le altre attività del vivere quotidiano si stanno riavviando, a Lamezia si decide che tutti gli sportivi ai quali necessita il “famoso” certificato per attività agonistica e non, sono costretti a spostarsi da Lamezia a Catanzaro con l’impossibilità di ottenerlo in tempi celeri.

Non si può e non si deve restare inermi dinanzi all’ennesimo sopruso e si auspica che ci sia la disponibilità e la volontà da parte dei vari soggetti coinvolti, di trovare quelle condizioni che permettano di garantire continuità all’apertura dell’ambulatorio di Medicina dello Sport.

È palmare l’urgenza di importanti investimenti pubblici a sostegno del sistema sanitario del lametino implementando il sistema ospedaliero partendo da un importante piano di assunzioni nella sanità pubblica.

Avv. Anna Caruso Già Consigliere comunale

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