Lamezia, tre anni di reclusione e confisca di beni per un imprenditore
2 min di letturaTre anni di reclusione e confisca di beni per oltre dieci milioni di euro per un imprenditore lametino. La sentenza emessa in giornata dal Gip di Lamezia Terme Valentina Gallo.
Condannato l’imprenditore lametino
Il Gip di Lamezia Terme Valentina Gallo ha condannato, a conclusione del processo col rito abbreviato, a tre anni di reclusione l’imprenditore lametino Giuliano Caruso, accusato di usura aggravata ai danni di un altro imprenditore. Contestualmente il Gip ha disposto nei confronti di Caruso la confisca di beni per oltre dieci milioni di euro. Caruso è stato assolto dal reato di esercizio abusivo del credito.
Il pubblico ministero, Emanuela Costa, aveva chiesto la condanna di Caruso a 4 anni e 8 mesi di reclusione, mentre i difensori dell’imprenditore, Francesco Gambardella ed Antonio Larussa, ne avevano chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Le indagini che avevano portato al rinvio a giudizio dell’imprenditore erano state condotte dal Gruppo di Lamezia Terme della Guardia di finanza. Caruso fu coinvolto nell’operazione “Turpe lucrum” insieme ad altre cinque persone che sono state rinviate a giudizio e per le quali il processo si svolgerà con rito ordinario.