Lamezia. Un anno fa l’ordinazione di Monsignor Serafino Parisi
3 min di letturaDi seguito il messaggio che il Vicario Generale, monsignor Tommaso Buccafurni, ha scritto in occasione del primo anno di ordinazione del Vescovo, monsignor Serafino Parisi
Il 2 luglio 2022 a Santa Severina veniva consacrato Vescovo monsignor Serafino Parisi, scelto dal Papa a guidare la Diocesi di Lamezia Terme, dopo il trasferimento a Nicosia di monsignor Giuseppe Schillaci.
È stato un momento di gioia condiviso da tanti fedeli della nostra Diocesi e della Diocesi di Santa Severina e Crotone. Naturalmente la curiosità era più viva nei Lametini e quella curiosità e augurio si ripresentano a distanza di un anno dall’Ordinazione e dopo aver visto all’opera il nuovo Vescovo presente nelle varie comunità parrocchiali.
È d’obbligo una domanda: cosa attende il popolo di Dio dal suo Vescovo? La nostra gente è sensibile alla fede e ai valori cristiani, per cui l’immagine del Buon Pastore è la più valida ad esprimere la speranza. Il popolo cristiano desidera familiarizzare col Vescovo Buon Pastore ed è lieto quando sente la sua voce e sa di essere conosciuto. Come afferma il Vangelo, le pecore ascoltano la sua voce e lo seguono, perché chiamate per nome.
Monsignor Serafino Parisi ha voluto incontrare subito le varie comunità, per comunicare le sue linee pastorali, ma soprattutto per ascoltare, per familiarizzare col popolo a lui affidato. L’incontro con i consigli pastorali delle varie vicarie ha permesso di vivere un’ora gioiosa, fraterna e propositiva. Le persone presenti hanno potuto manifestare il loro pensiero e le loro attese. Il Vescovo ha subito chiesto ai laici non di collaborare, ma di essere corresponsabili. Il popolo di Dio deve avere un ruolo attivo nel camminare insieme, nel vedere e affrontare le situazioni alla luce della fede, nel creare una chiesa coerente con quanto crede e favorire una società giusta ed accogliente.
Punto di riferimento per monsignor Parisi è stata ed è la parola di Dio, la quale illumina la mente, annunzia e realizza il progetto di Dio. Questo è il motivo dell’istituzione della scuola biblica. Chi parla a nome di Dio come i catechisti, o le famiglie nella loro missione di primi educatori alla fede, devono possedere e vivere la rivelazione portata da Gesù Cristo. Il Vescovo è il padre che dispensa il cibo spirituale alla famiglia del Signore; in questo modo si favorisce una crescita della persona secondo il piano di Dio.
Effetti pratici dell’ascolto sono visibili nell’attenzione verso gli ultimi. Il grande impegno della Caritas diocesana nell’accogliere le persone e fornire loro un pranzo quotidiano, oltre ad altri utili servizi, e l’istituzione dell’ambulatorio solidale, dove viene prestato gratuitamente un servizio medico ai bisognosi, indicano vivacità nel popolo di Dio. I laici avvertono la gioia di essere volontari a servizio del prossimo, sanno concedere del loro tempo nelle opere di bene e favoriscono il passaggio da una mentalità egoistica, tipica del nostro tempo, ad una coscienza comunitaria.
Si richiamano alcune realtà che in quest’anno o sono state istituite o riprese per dire che la nostra Chiesa è viva e che ci sono sacerdoti e laici di gran valore.
Al nostro Vescovo l’augurio di trovare in noi sacerdoti e laici validi corresponsabili nel cammino sinodale.
Monsignor Tommaso Buccafurni,
Vicario Generale