LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Lamezia. All’Uniter si discute della sospensione dei significati del mondo

3 min di lettura
giacomo romeo

Quali cicatrici ha lasciato e sta lasciando il Covid 19 nella nostra psiche?

In che modo lo abbiamo affrontato e come possiamo tornare a vivere in un  mondo nuovamente condiviso?

A queste domande si è cercato di dare adeguate risposte durante l’incontro promosso dall’Uniter, presieduta da Costanza Falvo D’Urso, intitolato “La sospensione dei significati del mondo” alla presenza di un numeroso pubblico che ha rispettato le attuali norme anticovid.

Ad introdurre la serata è stato il dottor Santino Lio il quale, dopo aver tracciato un breve profilo professionale sul relatore Giacomo Romeo, ha passato la parola al medico sociologo Felice Raso Costabile che a sua volta ha delineato le linee essenziali dell’argomento proposto mettendo in luce le fasi cruciali della pandemia auspicando il ritorno alla normalità e la nascita di «un   un legame umano che ci tenga uniti sotto un credo comune in grado di combattere la solitudine».

“La sospensione dei significati del mondo” nasce dal  progetto dal titolo L’alba della speranza: in viaggio verso un mondo nuovamente condiviso»  ha spiegato lo psichiatra e fenomenologo Giacomo Romeo che  ha puntualizzato  che  con questo evento viene recuperata l’immagine della speranza dopo il periodo in cui il mondo intero  si è completamente sconnesso dal suo flusso abituale a causa della pandemia da Covid 19.

«Una volta sospesi o addirittura annullati i contenuti del mondo – ha continuato lo psichiatra – viene svelata la nuda struttura dell’essere  e nasce imponente l’angoscia di comprendere cosa resta dell’esistenza quando il mondo, a cui essa è scorrelata,  viene ridotto a declinazioni essenziali che hanno a che fare con la sopravvivenza piuttosto che con la esistenza».

L’evento, quindi, si è proposto di fornire una lettura fenomenologica, psicoanalitica e psicologica  di ciò che questo critico periodo ha rappresentato e rappresenta per ciascuno di noi nel tentativo di di trovare la via giusta per un cambiamento, dato che il Covid 19 ha rotto la continuità dello sviluppo della vita.

«La perdita dell’apertura al divenire, che caratterizza la sospensione dei significati del mondo, ha spezzato la continuità del tempo vissuto e ha chiuso le porte al futuro» ha sostenuto lo psichiatra.

Da qui l’esigenza di avviare un cambiamento interrompendo la solitudine, in cui ognuno di noi si è chiuso, per aprire ad un mondo condiviso in cui possa rinascere la speranza e in cui ognuno si possa sentire parte della comunità.

Il Covid 19 ha lasciato segni profondi di cui le future generazioni avvertiranno le conseguenze. Esso non solo è una patologia che incide sulla salute fisica, ma è stato causa, e lo è ancora, di una serie di risvolti psicologici non indifferenti quali la paura, l’angoscia, il senso di isolamento in casa o durante il ricovero in ospedale, stati di ansia. Tutti segni evidenti di quella che è chiamata sindrome Post-Covid.

Il Covid 19 ha creato un nuovo mondo in cui il distanziamento diventa l’unica regola per proteggersi; in cui è proibito toccarsi; in cui il grande desiderio è il ritorno alla normalità ripristinando quel  mondo ormai stravolto e  considerato anormale.

Lina Latelli Nucifero

Click to Hide Advanced Floating Content