Lamezia: è uscito Sole mio, il nuovo singolo del lametino Antonio De Sarro
4 min di letturaL’intervista al giovane cantautore lametino Antonio De Sarro
LAMEZIA. È promettente e determinato il ventenne lametino Antonio De Sarro, in arte Deso, che proprio in questi giorni ha lanciato il suo ultimo singolo Sole mio. Non è il primo brano lanciato da Antonio, che ritorna sulle scene con una nuova maturità artistica e personale, presentando al pubblico un pezzo che promette di avere successo.
L’intervista
Antonio, se ti dovessi definire come cantante rap sbaglierei?
Sì e no. Non mi piace essere etichettato in un determinato genere, perché in realtà vado anche un po’ distante dal rap.
Da quanto tempo fai musica e scrivi le tue canzoni?
Ho cominciato a scrivere quando avevo 11-12 anni; mi sono avvicinato a questo stile che è piuttosto immediato. Un genere musicale molto diretto con il quale esprimersi, senza troppi giri di parole dici quello che pensi. Poi piano piano ho conosciuto sempre più persone, importanti e non, nell’ambiente del rap che mi hanno formato.
Nonostante tu sia piuttosto giovane, hai sempre saputo che questa era la strada che effettivamente volevi intraprendere?
In realtà no. Quando hai 12 anni non pensi “questo è quello che voglio fare da grande”, pensi solo a scrivere per sfogarti. Magari dopo un brutto voto cominciavo a comporre qualche rima al momento. Poi, come accennavo prima, ho conosciuto varie persone legate a questo mondo e ho cominciato a fare serate, a fare freestyle durante le jam. Mi sono avvicinato al rap anche perché nel 2010 vidi il film Notorius B.I.G, ce l’ho anche tatuato.
Non è nata per gioco perché sono molto serio in quello che faccio, se mi metto a fare una cosa non gioco quasi mai. Mi ci sono messo con impegno e con i primi gruppi.
Anche rispetto al tuo tatuaggio, quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?
Io in realtà vago molto; per esempio anche se faccio rap non ne ascolto molto, mi piace prendere ispirazione da varie altre cose. Se fai rap e ascolti troppo rap finirai, anche involontariamente, con il copiare qualcuno, perché sei influenzato da quel suono e da quella musica. Quando ero piccolo lo ascoltavo molto, ora cerco di espandere i miei orizzonti ascoltando anche altro.
Sole mio è la tua ultima fatica, uscita qualche giorno fa, alla quale sei anche particolarmente legato.
Sì, credo che sia uno dei pezzi a cui tengo di più rispetto a quelli fatti fino a ora. Nasce in un periodo piuttosto particolare della mia vita in cui volevo ripetermi che il sole piano piano doveva arrivare.
Sole mio può considerarsi la prima tappa di un progetto nuovo e più ampio o è qualcosa di diverso?
No, anche se c’è altro che bolle in pentola, Sole mio è un singolo e secondo me non è un pezzo che va accompagnato da altre tracce. Sole mio rimane Sole mio perché dal primo secondo al quarto minuto io racconto una storia e i miei stati d’animo, quindi finisce lì. Come se stessi facendo una chiacchierata con il mio più caro amico.
Il video è girato a Lamezia? Ma, soprattutto, il riscontro con i tuoi concittadini è stato positivo?
Sì, è stato girato a casa di una mia cara amica insieme ai protagonisti del video che sono due amici senza i quali non sarei riuscito a fare nulla.
Il riscontro con i lametini ha sempre avuto alti e bassi. Purtroppo, come in tutti gli ambienti, quando ti esponi vieni anche preso di mira, persino preso in giro; perché prima a nessuno veniva in mente di metterci la faccia, di fare video, di andare in giro a suonare.
Secondo te quali sono i pro e i contro che un giovane che vuole fare questo percorso musicale deve affrontare?
Stiamo lavorando per ottenere i pro. Ti posso parlare dei contro, essendo andato anche fuori a fare determinati contest, dove tu ti affacci a una mentalità e a un ambiente completamente diversi. Alcuni lametini purtroppo non supportano o supportano fino a un certo punto, quando devono anche solo condividere il pezzo rifiutano perché guidati dall’idea che “questo è di Lamezia”.
Mi ritengo anche molto fortunato però, perché molte persone mi ascoltano e capiscono il tipo di musica e di messaggio che voglio lanciare. Ho la fortuna di avere amici che mi supportano, ho avuto la fortuna di avere amici che mi hanno voltato le spalle. La chiamo fortuna perché è da qui che tu cresci, oltre che in ambito musicale, proprio come persona. Da quando ho cominciato a rappare ad adesso io mi sento una persona molto diversa.
E dei numerosi talent che si susseguono sulle varie reti televisive cosa ne pensi?
Non sono totalmente in disaccordo. Credo che ognuno debba seguire il proprio percorso artistico come meglio crede, se il mio mi porterà in un determinato punto e situazione la dovrò vivere e affrontare nel migliore dei modi.
In futuro, magari anche tra qualche anno, hai intenzione di incidere un disco?
Non nelll’immediato futuro, ma sì l’intenzione c’è.
“Vorrei fare dei ringraziamenti – conclude Antonio De Sarro -. Ringrazio innanzitutto i miei amici di sempre, la mia ragazza e la mia famiglia che, nonostante tutto, mi sostiene sempre”.
Valentina Dattilo