Lamezia. Al via secondo anno scuola biblica diocesana Shekhinah
2 min di letturaSono già 450 gli iscritti al secondo anno della Scuola Biblica Diocesana “Shekhinan” (tenda della presenza) i cui appuntamenti sono iniziati ieri sera nella chiesa di San Benedetto anche se, come detto dal vescovo, monsignor Serafino Parisi, dal terzo incontro la sede della Scuola sarà spostata nel salone in via di ultimazione all’interno del Complesso interparrocchiale San Benedetto posto sotto la chiesa.
Monsignor Parisi, nell’annunciare che oltre a lui si alterneranno anche tre biblisti di fama nazionale a tenere gli incontri, ha spiegato che “il lunedì è stato dedicato alla formazione” sia con gli appuntamenti della Scuola Biblica che con quelli della Scuola dei ministeri, che inizierà il prossimo 27 novembre, e che si alterneranno nei vari lunedì non entrando in conflitto tra di loro per dare a tutti la possibilità di frequentare i vari incontri. Infatti, chi si iscrive alla Scuola Biblica può anche iscriversi alla Scuola dei Ministeri trattandosi di due percorsi di formazione che non si sovrappongono ma che, in un certo senso, potrebbero anche essere complementari.
L’avvio della Scuola dei ministeri aveva fatto pensare ad un forte calo di iscritti alla Scuola Biblica in quanto chi ha intenzione di intraprendere il triennio di formazione per accedere ad uno dei ministeri, avrebbe potuto optare solo per la Scuola dei ministeri. Dubbi che, però, stando alle prime iscrizioni alla Scuola Biblica, sono già stati dissipati in quanto ieri sera le presenze hanno dimostrato che c’è interesse, non solo da parte di credenti, ma anche da parte di chi, seppur “lontano”, intende approfondire e conoscere i temi ed i contenuti della fede cristiana.
Monsignor Parisi, infine, ad apertura dell’incontro, nel sottolineare che il 26 novembre si svolgerà l’assemblea diocesana, ha anche ricordato che due appuntamenti delle Scuole si svolgeranno insieme. Si tratta del 25 marzo, lunedì Santo, che “sarà un’occasione per prepararsi insieme alla Pasqua del Signore”, e del 26 maggio, giornata conclusiva con l’incontro e la Santa Messa presieduti dal cardinale Gianfranco Ravasi. Questo anche per rafforzare un altro intento delle Scuole e, cioè, essere un momento di formazione ma contestualmente rappresentare anche un’opportunità, come comunità, per stare insieme, vivere occasioni di incontri fraterni e di comunione.