Lamezia, vita dei disabili sottoposta a dura prova
2 min di letturaLa vita dei disabili è sottoposta sempre a dura prova. Si fa finta di non vedere. Ci si preoccupa di tante inutili cose ma non si opera per agevolare i meno fortunati. Ci pervengono segnalazioni sulla struttura territoriale ex Inam. Ci sono due parcheggi riservati davanti.
Comunicato Stampa
Non si può accedere agli ascensori sottostanti perché una cabina telefonica sul marciapiede impedisce il passaggio.
Manca la rampa per accedere dalla porta principale che costituirebbe la soluzione più logica e semplice.
Perché non si provvede?
Cosa si aspetta a ripristinare il centro prelievi presso la struttura territoriale? I tempi in ospedale sono esageratamente lunghi.
Occorre pieno e totale sostegno. Invece assistiamo a fatti tanto gravi quanto incredibili.
Poche settimane fa a Reggio Calabria è stato incendiato un centro per disabili. A Nicotera un ragazzo disabile ha subito violenze in famiglia essendo costretto a dormire in un pollaio per mesi.
A Vibo Valentia, invece, è stato negato diritto allo studio ad una ragazza non vedente nonostante una sentenza favorevole del TAR di Catanzaro e l’intervento della Ministra Valeria Fedeli.
Anche Lamezia Terme è stata alla ribalta della cronaca per la presenza di barriere architettoniche in strutture scolastiche che impedivano il pieno accesso.
Una forte solidarietà sociale e una cultura dei diritti devono porre come fatto prioritario la parità di opportunità per i disabili.
La sanità non può esimersi da questo obbligo. Deve investire in questo settore.
Medicina territoriale, l’assistenza è da garantire senza risparmio.
Si risparmi su sprechi e pratiche non proprio necessarie.
Si doti i reparti degli strumenti necessari. Si faccia meno inutile propaganda e più concretezza.
Si riapre immediatamente malattie infettive e Tin. Si dimostri con i fatti che si ha cuore Lamezia Terme e il lametino.
Noi giudichiamo dai fatti e i fatti parlano chiaro: chi ha in mano le sorti della sanità pubblica lametina fa veramente poco e male.
Saverina Gigliotti vice presidente Comitato Malati Cronici
Marinaro Giuseppe coordinatore Malati Cronici