L’associazione Carnevale di Lamezia presenta il progetto “Menu Tipico Lametino di Carnevale”
3 min di letturaL’Associazione culturale “Carnevale di Lamezia Terme”, in collaborazione con diverse attività ristorative del comune lametino, ha deciso di promuovere e valorizzare il “Menù Tipico Lametino di Carnevale”.
L’iniziativa – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione, Luigi Cataudo – è nata dal desiderio di mantenere viva la tradizione culinaria carnevalesca lametina di cui, spesso, non si trova traccia neppure sui libri.
Ed è proprio attraverso il ricordo degli antichi piatti – ha continuato Cataudo – che turisti, visitatori e lametini, potranno rivivere attraverso ingredienti e metodo di preparazione, il passato in festa dei nostri nonni, un mondo di sapori, odori, colori ma soprattutto di autenticità del vivere.
Il menù che ci riporterà indietro nel tempo, alla memoria e leggenda del nostro territorio, verrà proposto martedì “grasso”, 28 febbraio, sia a pranzo sia a cena, in diversi locali aderenti al progetto “Menu Tipico Lametino di Carnevale” al prezzo di euro 12,90.
La supervisione della proposta gastronomica è stata affidata alla maestra di cucina dell’Accademia delle Tradizioni Popolari Calabresi, la signora Rosetta Ruberto che ne curerà le ricette e la preparazione.
Il menù prevede:
U Risu d’azata
Nella tradizione lametina, si mangia il martedì grasso, giorno che precede il mercoledì delle Ceneri e dunque, l’inizio della Quaresima che secondo la religione cattolica, rappresenta un periodo di digiuno e astinenza dalle carni. Si chiama, infatti, martedì grasso proprio perché si mangiano cibi ricchi e gustosi come è ricco e calorico questo piatto.
Gli ingredienti del territorio lametino utilizzati sono:
Risone La Ferla; salsiccia affumicata con legno di abete del salumificio artigianale Calabria; polpettine di carne con formaggio pecorino della piana; scamorza e formaggio vaccino stagionato; uova sode e uova fresche; salsa di pomodoro: cipolla rossa; Olio E.V.O.
Fhazizzu i purmuni
Insaccato che viene preparato con le parti meno nobili o secondari del maiale, tagliate a punta di coltello, sale, pepe nero in grani, finocchietto selvatico della piana di S. Eufemia e vino locale Sambiasino.
Cicuari servaggi cù suraca janca
Cicoria di campo sbollentata in acqua salata e saltata con fagioli bianchi, cotti lentamente all’interno della pignata con olio E.V.O., sulle braci.
Chiacchiari
Tipico dolce di carnevale, preparato con farina, uova, zucchero e aromatizzato in diversi modi (anice, grappa, vino, agrumi), fritte con olio di oliva e spolverate con zucchero a velo.
¼ di vino locale, ½ acqua minerale, caffè