Latitante catturato nella Locride, era sfuggito all’arresto
2 min di letturaRicercato da un anno e mezzo, si nascondeva a Benestare
Era ricercato da un anno e mezzo perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Messina nell’ambito dell’operazione “Impasse” in quanto ritenuto appartenente ad un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Bruno Gioffré, di 33 anni, di San Luca è stato arrestato in un’abitazione nelle campagne di Benestare, nella Locride, dai carabinieri del Gruppo di Locri e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e da personale del Gico della Guardia di finanza di Messina.
La cattura del latitante è stata resa possibile grazie anche al coordinamento e alla sinergia tra le Procure distrettuali di Reggio Calabria e Messina e della Procura di Locri.
Il blitz è scattato la scorsa notte dopo che, nei giorni scorsi, era emersa la possibile presenza, poi diventata certezza, del latitante in un’abitazione del comune della zona ionica reggina.
Gioffrè, inserito recentemente nell’elenco dei latitanti pericolosi, alla vista dei militari avrebbe anche tentato invano di sottrarsi all’arresto ma sarebbe stato immediatamente bloccato dai militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria che avevano circondato l’area.
Il trentatreenne è stato scovato nell’abitazione di una coppia di coniugi a lui vicini per vincoli di parentela.
I due sono stati arrestati in flagranza di reato e posti di domiciliari con l’accusa di avere fiancheggiato e favorito la latitanza di Gioffré offrendogli vitto e alloggio. Il latitante è stato condotto nel carcere di Arghillà di Reggio Calabria.