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LE COSE CARINE- cucina di Calabria

2 min di lettura

Tracce di cucina di Calabria, il volume edito da Città Del Sole con introduzioni di Luciano Pignataro e Filippo Veltri, è stato presentato all’Uniter di Lamezia in un tiepido venerdì pomeriggio di febbraio.

L’autore è Pinuccio Alia, scrittore e ristoratore, che ha raccolto, divisi per stagioni, 108 articoli misti a ricette di cucina.

Proprietario della Locanda di Alia, a Castrovillari, vanta collaborazioni negli USA con una cucina ricca però di sapori e colori mediterranei: nel 1996 la locanda entra a far parte de “Le Soste”, associazione che riunisce i più importanti nomi della ristorazione italiana nel mondo (suo fratello, Gaetano, insegna dal 2002 all’ ALMA- Università di Specializzazione della Cucina Italiana, il cui rettore era Gualtiero Marchesi).

Gambero Rosso, Alice, Gusto, Eat parade, si interessano costantemente alla cucina di Alia.

Ippolita Luzzo, blogger, racconta di come Pinuccio parli dei profumi, dei colori e delle armonie come di “cose carine”; ed elogia poi Tracce Di Cucina Di Calabria come fosse un buon piatto.

Ma vista la già svariata moltitudine di libri di cucina esistenti, perché un ristoratore dovrebbe iniziare a scrivere? Così inizia il racconto: e l’amore, l’esperienza, la tradizione, diventano pezzi di storia del territorio. E se poi nella Locanda si fa ristorazione, Pinuccio ha invece fatto qualcosa d’altro scrivendo ciò che ha sognato di notte: ricette del sogno.

E’ “semplicità” il vocabolo più usato: proprio come un drammaturgo, Alia nomina Bertold Brecht per spiegare che “la semplicità è difficile a farsi, è complessa, è ciò che rimane dopo aver tolto il superfluo”.

La sua ricetta è quindi: semplicità , innovazione , equilibrio ed armonia.

 

Valentina Arichetta

(in collaborazione con la blogger Ippolita Luzzo)

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