Le ricette della domenica: le grispelle, immancabili sulla tavola delle feste
3 min di letturaLa nostra rubrica delle ricette della domenica oggi vi propone la preparazione delle grispelle. Si tratta di una ricetta tipica calabrese, una pietanza che è immancabile sulla tavola delle festività natalizie.
La ricetta è semplicissima in quanto composta da pochi ingredienti, da sempre emblema di una cucina spartana ma saporita e genuina. Infatti per preparare le grispelle servono patate, farina, lievito madre o di birra, acqua ed olio per friggere. Il nome grispella è tipico della città di Lamezia Terme e del suo hinterland. In altre zone della Calabria il nome cambia: infatti questi gustosissimi lievitati vengono denominati “cuddureddi o “cullurielli o ancora cuddruriaddri. Insomma, il nome subisce l’inflessione dialettale del territorio ma il gusto e il sapore unico rimangono una prelibatezza dal Pollino allo Stretto.
Ingredienti
1 kg di patate a pasta gialla
600 gr di farina Tipo 1
200 gr di farina tipo Manitoba
40 gr di lievito madre o un lievito di birra
sale q.b.
un bicchiere di acqua tiepida
olio di semi per friggere
una manciata di olive (verdi e nere) snocciolate
dieci alici salate eviscerate e diliscate
30 gr di nduja
100 gr di zucchero semolato
3/4 cucchiai di miele di castagno o di acacia
Preparazione
Lessare le patate con la buccia e, una volta cotte, schiacciarle con lo schiacciapatate in una ciotola dove avrete disposto già metà delle polveri ovvero i due tipi di farina. Nella classica fontanella venutasi a creare aggiungere il lievito madre o il lievito di birra sciolto nell’acqua tiepida. Amalgamare il lievito sciolto con le patate e le polveri e, man mano che si procede con l’impasto, incorporare il resto della farina (sia Tipo1 che Manitoba) e aggiungere il sale. Creare un composto morbido e omogeneo e lasciare lievitare per qualche ora.
Quando l’impasto sarà aumentato di volume, prendere dei piccoli tocchetti di pasta e, su una spianatoia, dare loro la forma di una ciambella o di un bastoncino. Lasciarli lievitare ancora per qualche minuto e successivamente procedere con la frittura. Per le grispelle ripiene prendere un tocchetto di pasta, introdurvi un pezzetto di alice salata, o un’oliva o un cucchiaino di ‘nduja ( a seconda dei gusti). Dopo aver farcito il tocchetto di pasta dargli la forma di una piccola sfera della dimensione di un mandarino e procedere con la frittura sempre in abbondante olio già caldo.
Chi volesse la grispella classica senza ripieno può friggerla a forma di ciambella o di bastoncino, della lunghezza di una decina di centimetri. A frittura ultimata, ovvero quando le grispelle presenteranno un bel colore dorato, riporle in un vassoio foderato di carta assorbente per scolare l’olio in eccesso e servirle in un piatto da portata ancora calde.
Le grispelle devono essere accompagnate con del buon vino rosso oppure, se vengono servite come antipasto, si accompagnano bene anche col prosecco. Chi le preferisce come dessert le ricopre con lo zucchero o col miele e le gusta con un buon vino liquoroso. Con una calda e fragrante grispella l’avvio delle feste non potrà che essere un buon inizio, nel segno della buona tradizione calabrese che a tavola non delude mai.