Le riflessioni di mons. Vincenzo Rimedio: “Pandemia, il senso di questo nostro tempo”
2 min di letturaIl sento di questo nostro tempo, afflitto dalla pandemia globale.
Mons. Vincenzo Rimedio, vescovo emerito della diocesi di Lamezia, esprime le sue considerazioni sul tempo che stiamo vivendo, segnato da una terribile emergenza sanitaria: una “pandemia che si protrae tra la paura e l’amarezza di molti. Il significato da decifrare – sottolinea il presule – tocca più la visione teologica: si tratterebbe a mio modesto avviso di rintracciare in codesto tempo pandemico l’opportunità dell’espiazione, permessa da Dio, in vista di una possibile catarsi generale e vista la diffusione del male dilagante in questa nostra attuale storia umana.
Accennando a qualche dimensione del male – spiega mons. Rimedio – vanno sottolineate le negazioni, ideologica ed esistenziale, della categoria biblica e filosofica della trascendenza, che mirano in fondo ad emarginare l’immagine del Dio Creatore e Signore dell’Universo, nonchè datore dell’esistenza, di ogni essere vivente, con la preminenza dell’uomo.
La negazione ideologica è presente nelle teorie marxista, illuministica, esistenzialista e nichilista.
La negazione esistenziale si evince dagli uomini e dalle donne che vivono per se stessi, come se Dio non esistesse.
Esistono ambiti di una realtà degradata a livello locale e nazionale, in non poche famiglie. Esistono – continua il vescovo emerito – mezzi di corruzione destinati a bambini ed adolescenti. Si fa loro scuola di sesso, quando invece l’educazione è tutt’altro! Oggi in molte famiglie succede di tutto: omicidi, suicidi, atti corruttivi. Il quadro sommario prospettato è indegno di Dio autore del Decalogo. E’ indegno del Vangelo che esige una vita nuova.
E’ necessaria, è urgente una rinascita umana e cristiana per il nostro futuro”.
Vincenzo Rimedio, Vescovo Emerito