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Le streghe son tornate

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Le streghe son tornate, anzi, non sono mai scomparse. Continuano ad essere picchiate, torturate, violentate, bruciate.
Sara Di Pietrantonio, l’ennesima vittima della atavica guerra all’esistenza femminile che nessuna legge riuscirà a fermare fino a quando l’identità maschile rimarrà incardinata su certi schemi.
donne al votoDal 4 gennaio al 1 giugno di quest’anno sono state quarantuno le donne uccise, più o meno violentemente, dai loro mariti, figli, fidanzati, amici, amanti. E sono tante. Davvero troppe. Ancora troppe a settantanni dal riconoscimento del diritto di voto alle donne.
E sempre più sono i ‘mostri’ prodotti dallo smarrimento dell’ identità maschile che si sente evirata dall’affermazione di libertà della donna, dalla realizzata riappropriazione di sè e della propria autonomia anche finanziaria.
La previsione del reato di femminicidio non servirà a ridurre il numero delle morte per mano maschile.
Almeno fino a quando non saranno gli stessi uomini a indignarsi per certi
delitti cioè fino a quando ognuno di essi non comincerà a darsi senso oltre quell’idea di potenza, di forza, di predominio che, ormai in crisi, si sta rivelando in tutta la sua vacuità.
Una cultura maschile che, in alcuni casi, contagia e inquina anche le sue vittime se è vero come è vero, che la buona relazione fra donne non è particolarmente diffusa.
Tante sono ancora le reciproche diffidenze.
È recente la notizia di una operatrice di polizia locale aggredita da una cittadina e finita in ospedale con cinque giorni di prognosi.
Sicuramente grave l’aggressione alla divisa. Doppiamente grave
il fatto che il reato sia stato commesso da una donna su una donna. Aberrante effetto della secolare misoginia.

Mariateresa Costanzo

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