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Il Liceo Scientifico Galilei celebra il Dantedì con la “didattica a distanza”

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Il Liceo Scientifico Galilei celebra il Dantedì con la "didattica a distanza"

Il Liceo scientifico “Galilei”, pur vivendo, come l’intera Scuola italiana, un momento di emergenza sanitaria, che ha determinato la sospensione delle attività didattiche in presenza, prosegue il suo programma di eventi, previsto per l’anno scolastico in corso

Naturalmente il tutto avviene compatibilmente con gli strumenti che offre la didattica a distanza che, i docenti dell’Istituto, seguendo le indicazioni ministeriali, ma soprattutto mossi dalla volontà di non interrompere il dialogo educativo con i loro alunni, hanno messo subito in atto.

E sono stati proprio l’entusiasmo e la disponibilità degli studenti a una nuova didattica che ha indotto a non tralasciare quelle attività che arricchiscono il normale percorso di studi dell’IStituto.

Tra quelle previste, c’era il DANTEDI’, giornata voluta dal Ministero dei Beni Culturali, in accordo  con il MIUR, per celebrare il sommo poeta, il 25 del mese di marzo.

Per l’evento gli studenti avevano organizzato varie e importanti attività che avrebbero avuto come cornice la sala Napolitano del Comune di Lamezia.

Naturalmente le drammatiche circostanze emerse non hanno consentito la presentazione dei molti e diversificati lavori preparati da docenti e alunni.

Ma, proprio per affermare con forza un messaggio di continuità tra studenti, famiglie e mondo della scuola, i docenti hanno accolto favorevolmente l’invito della Dirigente Teresa Goffredo a realizzare l’evento, ovviamente con modalità diverse.

Attraverso un lavoro attento dei docenti, seppur a distanza, ma vicini virtualmente, gli alunni sono stati coinvolti in letture dei passi più significativi  del poema dantesco.

Hanno condiviso sul web immagini e commenti sulla figura di Dante che, mai come in questo tragico momento, appare quanto mai attuale, se si pensa alla sensazione di smarrimento provato dal poeta, e quindi dall’uomo in quanto tale, nel suo viaggio nel regno oltremondano.

E’ lo stesso smarrimento che tutti oggi provano dinanzi alla catastrofe che sta vivendo quasi tutto il mondo.

Da parte dei ragazzi è emerso anche un messaggio di grande positività e speranza che tutto possa ritornare come prima al più presto e nessuno si senta più esiliato, come il grande poeta, seppur tra le pareti domestiche.

Ed è con questo spirito che gli studenti hanno letto l’ultimo verso dell’Inferno….E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE…

Si ritornerà alla normalità, seppur dopo un periodo di angoscia, di impegno collettivo, di grande  pericolo che ha rappresentato per tutti anche un’occasione di riflessione su tante dinamiche della vita dell’uomo e della società tutta.

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