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Il Liceo “Tommaso Campanella” in Europa con il “Programma Erasmus”

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Liceo Campanella Lamezia Terme

Liceo Campanella di Lamezia Terme

Un respiro europeo, ma anche una scuola che “include”, dove i docenti costruiscono ponti di multiculturalità

Il Liceo “Tommaso Campanella” anche quest’anno è ripartito per l’Europa nell’ambito del “Programma Erasmus” finanziato interamente dall’Unione europea offrendo a docenti e a studenti un’esperienza concreta di cittadinanza europea, di apprendimento linguistico-culturale, di approfondimento professionale e di acquisizione di nuovi stili di vita.

Tante le mete, dalla Francia all’Irlanda; occasioni uno che hanno permesso di acquisire maggiore consapevolezza delle realtà scolastiche vigenti, un bagaglio esperienziale sempre ricco e variegato che ha contribuito ad incrementare le competenze in materia di apprendimento innovativo, organizzativo e relazionale dello Staff docente coinvolto nella mobilità.

“Abbiamo scelto tutti gli ambiti disciplinari, da quello umanistico e artistico a quello scientifico, dall’area giuridica a quella dell’inclusione – riferisce la prof.ssa Lina Serra, referente per l’Erasmus – al fine di consentire una vera e proficua interazione di saperi, uno scambio fruttuoso per rilasciare un feedback al rientro e un ventaglio di opportunità di crescita per i nostri studenti sempre al passo con l’Europa”

La Dirigente dott.ssa Susanna Mustari, soddisfatta ha ribadito quanto opportunità del genere risultino fortemente formative: ”Trascorrere un breve periodo in una scuola europea costituisce sempre un arricchimento   professionale per l’introduzione di nuove modalità di insegnamento, materiali e strumenti didattici, un’ottima occasione per osservare direttamente il lavoro dei colleghi nei paesi esteri, costruendo relazioni, scambiando esperienze e acquisendo nuove strategie di valutazione, ma anche per conoscere i luoghi, le bellezze artistiche, naturalistiche e museali. Una sfida per l’insegnamento che può e deve modificarsi in termini di qualità grazie alle “best practices” in grado di migliorare concretamente le modalità operative, una volta fatto ritorno nella propria scuola. L’esperienza offerta ai ragazzi, inoltre, rappresenta un momento unico e di straordinaria importanza perché li trasferisce in contesti nuovi e contribuisce a potenziare la consapevolezza di essere cittadini europei!”.

Uno spazio importante è stato anche destinato all’inclusione e alla mediazione in un’ottica di tolleranza e integrazione per una scuola sempre più sensibile ai bisogni, alle situazioni di svantaggio, strutturando percorsi flessibili che hanno fatto leva sul “learning by doing” e sulle dinamiche cooperative  di gruppi di apprendimento.

<<Un respiro europeo,>> concludono, <<ma anche una scuola che “include”, dove i docenti costruiscono ponti di multiculturalità verso la nascita di partenariati per futuri programmi di Erasmus Plus>>.

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