Al Liceo “Tommaso Campanella” l’imprenditoria è donna
3 min di letturaIn occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il Liceo “Tommaso Campanella”, riprendendo il percorso di Educazione all’imprenditoria ha voluto offrire agli studenti delle 4° classi un momento di riflessione ed arricchimento
“Donne imprenditrici: risorse ed opportunità di crescita”, tema molto caro alla dirigente scolastica, dott.ssa Susanna Mustari, che, attraverso percorsi mirati, intende fornire agli studenti gli strumenti necessari per affrontare con consapevolezza e competenza le sfide del mondo del lavoro.
Ospiti della mattinata la dott.ssa Katia Stancato, economista sociale e la dott.ssa Rosi Perrone, esperta del mondo del lavoro; a moderare la prof.ssa Olinda Suriano la quale introducendo i lavori si è soffermata sul ruolo della scuola e sulla necessità di operare portando a conoscenza delle nuove generazioni quel potenziale ancora vergine che connota la nostra regione, ma soprattutto, ha aggiunto, “ creare le condizioni di stretta collaborazione tra scuola e territorio, fondere le sinergie e costruire ponti culturali”.
L’intervento della dott.ssa Stancato ha ripreso la vocazione sociale che da sempre caratterizza il suo impegno professionale e ha fornito i dati che provengono dal V Rapporto Nazionale Imprenditoria Femminile realizzato dal Centro Studi Tagliacarne su incarico di Unioncamere che evidenziano aspetti interessanti ed inaspettati quali il numero di imprese guidate da donne che nel 2021 sono un milione e 342mila: “Cosa vuol dire? Che la presenza femminile rappresenta un importante sostegno ad uno spaccato storico della nostra economia e il Mezzogiorno si dimostra l’area dove è maggiore la presenza femminile nel tessuto imprenditoriale”.
Queste le analisi fatte dalla Stancato che ha sottolineato come le imprese femminili sono quelle che “promuovono maggiori azioni di responsabilità sociale, sono più attente ai temi dell’inclusione, della sostenibilità e sono più orientate verso la filosofia aziendale del give back.”
Di impatto anche l’intervento della dott.ssa Rosi Perrone la quale ha sottolineato l’importanza di un’attività formativa che produca “competenze alte, perché, aggiunge, sono le competenze a fare la differenza, a permettere di abbandonare una politica assistenzialistica a creare gli strumenti per affrancarci dal bisogno. Ci mette nelle condizioni di scegliere e soprattutto di rimanere in Calabria. Certo è necessario crescere nella cultura della condivisione, acquisire la capacità di fare rete per rafforzare le proprie capacità produttive. L’impresa è impegno sociale, significa far rivivere le nostre comunità”.
Messaggi importanti che gli studenti hanno colto animando il dibattito: dal rapporto scuola-territorio, all’accesso al microcredito.
Incontro ricco di contenuti e di stimoli; un seme di futuro, un invito a guardare, conclude la dott.ssa Stancato “questo Paese e questa regione con occhi nuovi. Cambiare la Calabria si può, un’impresa e una donna alla volta.”