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Liotta: aeroporto di Lamezia, l’illusione del progresso e il rischio di un declassamento

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aerostazione lamezia terme

Le contraddizioni dell’Amministrazione Mascaro: un aeroporto in declino e un futuro incerto per Lamezia

Comunicato Stampa

Gli specchietti per le allodole della nuova area partenze e dei ventilati servizi di manutenzione nell’aeroporto rappresentano un vero e proprio passo indietro per Lamezia. In realtà stiamo assistendo negli ultimi anni ad un progressivo processo di svuotamento delle funzioni aeroportuali.

Lo stesso progetto di collegamento funzionale tra l’aerostazione e la linea ferrata, avviato durante la gestione commissariale, stenta a “decollare”, grazie anche alle gravi contraddizioni di un Piano strutturale comunale che non ha minimamente curato questo aspetto.

Non cessano, in poche parole, le infinite contraddizioni dell’amministrazione Mascaro. L’ultima sorpresa, in ordine di tempo, è la brusca frenata – è proprio il caso di dire, visto che si tratta di materia attinente al nostro aeroporto – all’addizionale comunale dal 1 agosto (6,5 euro a passeggero in partenza).

Una scelta che coinvolge politicamente Mascaro nella decisione, con la apparente, quanto lontana, prospettiva di attrarre nuove compagnie aeree.

Sulla carta il blocco dell’addizionale viene presentato come qualcosa di positivo, se non fosse che tutto quello che sta accadendo intorno al nostro aeroporto è evidentemente il prezzo, per l’accordo elettoralistico non scritto tra Mascaro e Occhiuto, che la città deve pagare: la prossima candidatura a sindaco, che costa molto.

Un carissimo prezzo che significa la contrazione della funzionalità dell’aeroporto lametino, in termini di movimento di passeggeri, a favore soprattutto di quello reggino con un ruolo negativo determinante del partito del sindaco.

Un progetto di ridimensionamento avviato con la gestione unica degli aeroporti regionali e continuata con il progressivo declassamento che sta svuotando la funzione strategica nazionale di quello lametino (delocalizzazione della base canadair, della base di addestramento dei piloti, ecc.).

Tra l’altro il depotenziamento è accompagnato dal Piano strutturale comunale poco attento alla funzione pubblica del territorio dell’ex comune di Sant’Eufemia Lamezia, votato all’intermodalita’ grazie alle infrastrutture statali esistenti che l’accoppiata Occhiuto-Mascaro sta indebolendo progressivamente.

Ne’ è secondario ricordare, ad esempio, che il Piano strutturale è attento a recepire asetticamente la proposta privata di ristrutturazione dell’area dell’ex zuccherificio, senza evidenziare alcuna attenzione alla necessaria riorganizzazione della funzionalità trasportistica, che la stessa Rfi ha più volte evidenziato.

A conferma di ciò valgono anche alcune iniziative private, in corso di formulazione, in tema di parcheggi ad uso pubblico nell’area compresa tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto, in variante allo strumento urbanistico comunale da poco approvato.

Ma l’aspetto assolutamente ingiustificabile è la indiretta rinuncia – verso cui ha decisamente spinto la coppia Occhiuto-Mascaro – alla possibilità di impiegare i proventi dell’addizionale comunale per ogni passeggero in partenza all’indispensabile cura (manutenzione) del territorio urbano, pratica evidentemente assai lontana dagli orizzonti dell’Amministrazione Mascaro, invece molto attenta a mettere le mani in tasca ai cittadini lametini, affidando a una società esterna (con l’impegno di una spesa di ben 170.000 euro) la verifica delle cartelle Imu.

Al contrario avrebbe potuto investire su nuove assunzioni e sul qualificato capitale umano esistente con ulteriori ricadute positive sulla città. Ma Lamezia è evidentemente costretta a subire ennesime sottrazioni di funzione per responsabilità di una classe dirigente inadeguata.

Milena Liotta
Componente segreteria cittadina PD

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