Liotta (PD): instaurare una politica che sappia riallacciarsi ai territori
3 min di letturaPer infiltrazioni mafiose Lamezia ha subito gli scioglimenti anticipati del Consiglio Comunale del 1991, del 2002 ed ora del 2017.
Comunicato Stampa
In 26 anni la normale attività amministrativa è stata fermata per ben 4,5 anni di commissariamento straordinario. Inoltre i commissariamenti sono stati, negli ultimi due casi, preceduti da un lungo periodo di rallentamento in attesa della decisione e tutti hanno avuto come conseguenza una lenta ripresa.
Possiamo dire che almeno 7-8 anni sono stati persi per tutti i progetti di sviluppo e di crescita e che gli scioglimenti hanno contribuito ad allontanare i Cittadini dalla politica e dal voto.
Tutti abbiamo il dovere di interrogarci su cosa possiamo fare per non ricaderci.
L’ex sindaco Mascaro, che è stato sostenuto da nove liste nel corso della tornata elettorale del 2015, riconosce il possibile danno delle tante liste e si ripropone di “non presentarne tante”.
Non sappiamo cosa possa significare nelle successive determinazioni, ma è evidente che l’ex sindaco Mascaro riconosce nella numerosità delle liste e nelle centinaia di candidati un possibile danno.
Le amministrazioni di centrosinistra, che son seguite allo scioglimento del 2002 fino al 2015, hanno tenuto alto il livello di allerta e di distanza dalle possibili infiltrazioni durante le due amministrazioni che si sono susseguite e che sono state indicate come esempi di come si possa amministrare senza incorrere in contiguità con ambienti mafiosi anche in territori a rischio.
Tuttavia, io credo che per primo il mio partito, il PD, debba valutare l’importanza di dare una risposta straordinaria alla particolarità della nostra situazione con un segnale di ulteriore chiarezza.
L’impegno prioritario del PD deve essere quello di impegnarsi già da ora per mettere in campo un programma che veda una Città allargata ed integrata con i Comuni contigui con i quali da tempo costituiamo una unica realtà territoriale per formare un asse di sviluppo unico.
Una nuova Città che rinforzata possa meglio rivendicare adeguati riconoscimenti da parte della Regione nella sanità, nell’aeroporto, nei trasporti, nella rivalutazione dell’area litoranea, dell’area industriale e dell’area termale.
Una nuova Città che cerchi e trovi uno sviluppo territoriale attraverso un PSC coordinato in quella che sarà la nuova realtà urbana di Lamezia nei prossimi anni.
Il processo di coordinamento politico con i Comuni contigui deve rafforzare la presenza nell’area centrale della Calabria del polo occidentale attorno a Lamezia.
L’impegno evidente deve essere anche quello per una Lamezia Città solidale ed integrativa. Il nostro modello sia il sindaco di Riace e l’accoglienza e l’integrazione siano caratteristiche essenziali.
Non solo quindi, un programma ed una politica che tengano lontane collusioni ed infiltrazioni mafiose, ma anche e soprattutto una politica che sappia riallacciarsi ai territori ascoltandone i bisogni e le speranze.
Sulla lista o sulle liste deciderà il partito con una maggiore attenzione allo straordinario contesto attuale.
Io credo che dobbiamo partecipare alla discussione già posta su “un sindaco-una lista” nell’ottica di poter offrire alla Città una “novità” che rafforza la responsabilità dei partiti, diminuisce sicuramente il rischio connesso con “candidature solo per i voti”, espone al giudizio degli elettori quei partiti che dovessero insistere sul numero e sulla composizione delle liste per essere eletti piuttosto che sul programma e sulla capacità del candidato sindaco.
Milena Liotta