Liriche e note sotto le stelle: ennesimo successo per la serata evento alle Terme Caronte
3 min di letturaLiriche, note e… sotto le stelle di San Lorenzo, la serata evento alle Terme Caronte si conferma un successo dell’estate lametina. Tra premi e ricordi di personaggi illustri anche l’omaggio a Bergamo città simbolo della pandemia.
LAMEZIA. “Liriche, note e…sotto le stelle di San Lorenzo”, l’ottava edizione della serata evento svoltasi nel parco naturalistico delle Terme Caronte si è confermata come uno degli appuntamenti più attesi dell’estate lametina. L’iniziativa, ideata e promossa dall’associazione culturale San Nicola guidata da Pino Morabito, ha ancora una volta dato vita ad un mix perfetto di poesia, musica e intensi momenti di riflessione.
La serata si è aperta con l’omaggio a Bergamo, città simbolo della pandemia: un momento di grande emozione e commozione trasmessa al pubblico presente dal dottor Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici della cittadina lombarda, il quale ha ripercorso i momenti più duri dell’emergenza sanitaria. Marinoni ha lanciato un appello di speranza sempre viva e forte per Bergamo, per l’Italia e per il mondo intero ancora afflitto dalla pandemia. Ad intervenire in diretta Skype anche Roby Facchinetti, storico componente dei Pooh che ha raccontato come è nata la sua canzone “Rinascerò rinascerai” scritta insieme al compianto Stefano D’Orazio. Un inno di fiducia e speranza scaturito dalla profonda angoscia vissuta e che da Bergamo si è poi diffuso ovunque.
Altro pregnante momento della serata è stato quello dedicato a don Saverio Gatti, sacerdote che, negli anni Sessanta e Settanta, è stato maestro di vita per laici e religiosi. A ricordarne la levatura morale, la preparazione teologica e il carisma sono stati l’avvocato Mario De Grazia, don Vittorio Dattilo ed il vicario generale della diocesi don Pino Angotti. Il vescovo diocesano, mons. Giuseppe Schillaci, intervenuto telefonicamente, ha concordato sul fatto che la figura di don Saverio vada riscoperta in modo che la sua opera diventi testimonianza viva per le giovani generazioni.
Il premio La rosa nel bicchiere, giunto alla terza edizione, è stato assegnato al lametino Francesco Polopoli, docente di lettere classiche tra i massimi studiosi del pensiero gioachimita; scrittore, poeta e saggista tra le figure più apprezzate del panorama culturale contemporaneo. Per il primo anno è stata anche assegnata la targa speciale “Rosanna Cataudo”, dedicata alla compianta professionista lametina recentemente scomparsa. Il riconoscimento è andato al dottor Ettore Greco, già primario della divisione di Oncologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia, premiato per la sua professionalità e per le sue grandi doti umane.
Altro riconoscimento per l’arte e la creatività è stato assegnato al lametino Francesco Spatara, pittore e scultore che da anni vive in Sardegna e che è tra gli artisti italiani presente nel primo Atlante dell’Arte Contemporanea edito dalla De Agostini.
Il momento del teatro è stato animato dall’opera “Panta rei” di Salvatore De Biase, una ballata sulla Calabria di ieri e di oggi: terra controversa, ricca di luci e di ombre, che ancora non trova il suo equilibrio e la sua giusta considerazione. A mettere in scena la ballata i componenti del gruppo artistico: Tonino Arcieri, Marcello Bruni Pagnotta, Filomena Cervadoro, Pino Mete e Giovanna Pullano.
Il Maestro Francesco Sinopoli, al pianoforte, ha curato i tanti momenti musicali con il supporto di Ivan Mancini (violino), Mimmo Caruso (mandolino), Flavio Nicotera (clarinetto), Francesco De Biase (chitarra elettrica). Un ensemble che ha brillato per la coordinazione e l’esecuzione magistrale delle musiche che hanno costituito la colonna sonora di una magica serata sotto le stelle nel magnifico parco delle Terme Caronte.