Lo Papa: «Vigilare sui contratti pirata per salvaguardare welfare e diritti»
3 min di lettura«Il mio appello all’economia sana» afferma il segretario Fisascat Cisl Calabria Fortunato Lo Papa
Comunicato stampa
«Nella nostra regione si stanno diffondendo sempre più contratti pirata, creando in un mercato del lavoro già disastrato, altre disuguaglianze a discapito dei lavoratori e delle loro famiglie. Si tratta infatti di accordi che non rispettano i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e gli accordi sottoscritti dai sindacati maggiormente rappresentativi con salari al di sotto dei minimi di retribuzione previsti».
A parlare così è il segretario Fisascat Cisl Calabria Fortunato Lo Papa il quale spiega che «il sindacato viene da una storia di forte riconoscimento negoziale, un percorso orientato dalla Contrattazione. La nostra legge è il contratto. Il nostro approccio è sempre stato quello di chi mette il tema del lavoro e del riscatto salariale sempre al centro di uno scambio complessivo che agisca anche sulle leve della produttività e dell’innovazione. Siamo consapevoli che il lavoro non è una variabile indipendente dello scacchiere economico sociale. Non c’è norma che da sola possa creare le condizioni per un aumento dell’occupazione».
«La crisi economica e occupazionale generata dalla pandemia rischia di aggravare ancora di più l’applicazione nel settore terziario dei contratti pirata. È importante allora mantenere alta la guardia e non accettare forme di ricatto che vadano a ledere i diritti dei lavoratori e a logorarne la dignità – aggiunge il sindacalista – . Quanto accaduto nei giorni scorsi a Lamezia Terme con l’operazione Sheffileld, eseguita dalla Guardia di Finanza, ha portato alla luce le condizioni di sfruttamento alle quali erano sottoposti i dipendenti di una ditta di trasporti ma altro non è che uno spaccato di quanto si sta diffondendo. Non possiamo fare finta di non vedere».
Lo Papa punta il dito contro tutte quelle situazioni che violano i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro sottoscritti dai sindacati maggiormente rappresentativi, portando i lavoratori a ricevere salari più bassi dei minimi previsti. «Ma non si tratta solo di una questione economica – sottolinea Lo Papa -. A venire meno con questo tipo di contratti sono spesso anche il welfare contrattuale, sanitario e sociale, diritti come malattia, infortuni, maternità e ferie».
«Il turismo è pane per in nostri territori, ma proprio questo settore così strategico e dall’ottimo bacino occupazionale è quello che più si presta a questo tipo di accordi. Nel lavoro stagionale, infatti, – aggiunge il segretario regionale – i contratti pirata sono estremamente diffusi, così come il part-time su carta e un’instabilità e precarizzazione diffusa. Ore e ore di lavoro pagate pochi euro al giorno generano frustrazione tra i lavoratori che a volte preferiscono non accettare le offerte e rimanere a casa. Ma lavoro è un diritto – rimarca Lo Papa – e va retribuito in maniera equa e consona, nonché tutelato e difeso».
«Lo stesso accade anche in altri settori come il commercio e il terziario, i contratti pirata stanno diventando prassi e questo non possiamo permetterlo» incalza il cislino che richiama l’attenzione poi anche sull’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’applicazione e il rispetto delle norme che tutelino il lavoratore. «Mi appello – conclude il sindacalista – all’economia e all’imprenditoria sana calabrese, conscio delle macerie lasciate dal Covid e delle perdite accumulate, affinché non si faccia abbindolare dalle sirene di una contrattazione fasulla che lede con un effetto domino l’intera economia».