Maggiorazione indennità segretario comunale: Ruberto risponde a Pupo
8 min di letturaContinua il botta e risposta tra il segretario del Comune di Lamezia Terme Pasquale Pupo e il segretario generale della UIL-FPL Catanzaro Bruno Ruberto
Quest’ultimo ha inviato tramite PEC all’Amministrazione comunale di Lamezia Terme e al Prefetto di Catanzaro la seguente comunicazione:
Segretario Comunale Pupo,
ho appreso della Sua ulteriore nota Prot. N° 40486 del 26.06.2020 con la quale, pur evidenziando Ella stessa la sua inopportunità, e comunque la sua non necessità in quanto già tutto contenuto nelle precedenti di entrambi, poi ritiene, contraddittoriamente, che sia utile e addirittura doverosa per chiarire, con argomentazioni del tutto inconsistenti qualcosa mai detto né asserito dallo Scrivente, quindi, in effetti giusta si ritiene la considerazione dalla quale Ella è partita, ovvero dell’inopportunità e non necessità di ulteriori Suoi interventi nella vicenda e di declinare come ultimo il suo intervento.
Tanto per quanto appresso.
Egregio Segretario Pupo Pasquale, mi rincresce ripetere e rimarcare come nella vicenda, quello che non serve, è una palestra di esternazioni forbite e dottorali per giustificare quanto di più aberrante possa avvenire, ovvero omettere ogni attenzione alla legittimità e correttezza degli atti per di più in una Amministrazione comunale appena uscita da uno SCIOGLIMENTO PER INFILTRAZIONI MAFIOSE.
Lo Scrivente ritiene gravissimo che un Segretario Comunale, peraltro a ciò specificamente preposto dalla legge, non abbia la giusta attenzione alla correttezza e legittimità dei procedimenti.
E allora, Segretario Pupo, io tutt’altro che in modo forbito, ma piuttosto “rozzo” quale quello che mi si ascrive nella gestione dei miei compiti di sindacalista, ribadisco, in pochi concetti quanto ho inteso denunciare.
1. Qui non si discute sulla possibilità che il Segretario comunale di un Ente percepisca una maggiorazione di indennità di posizione;
2. Quello che si contesta è la modalità e procedimento seguiti per l’attribuzione, in spregio alle norme amministrative e contabili;
3. Può aversi comprensione per una giustificazione derivante dal fatto che i presupposti oggettivi e soggettivi in via teorica sussistano nel caso di specie, e che quindi il procedimento sia sfuggito di mano, ma, purtroppo, gli stessi presupposti, dal punto di vista pratico non sono stati evidenziati e resi conoscibili ed ascrivibili al caso concreto, attraverso l’elemento essenziale degli atti amministrativi: la motivazione, ovvero il percorso logico giuridico che il provvedimento che ci occupa avrebbe dovuto contenere;
4. Qui si discute della mancanza, sempre nel provvedimento, dei richiesti pareri di regolarità tecnica e contabile che devono “assistere” (anche per previsione regolamentare) ogni provvedimento tipico dell’Ente Locale, quand’anche abbia la veste di un decreto sindacale ;
5. Non può non sapere il Segretario comunale che anche i provvedimenti sindacali sono assistiti da una istruttoria. Quella sindacale è solo una competenza di organo politico adottante ma l’aspetto tecnico amministrativo è dell’organo gestionale;
6. Non può il Segretario comunale Pupo disconoscere che il proprio compito principale è quello di verificare la rispondenza dei provvedimenti alle norme ed ai regolamenti, e cosa del tutto banale e fuorviante appare il cenno al fatto che dal 1968 non risultano agli atti degli uffici comunali alcun decreto del Sindaco munito di parere preventivo di regolarità tecnica, quando sappiamo che nulla ha a che vedere la Sua ricerca storica, quando è inconfutabile che il regolamento di contabilità del Comune di Lamezia Terme prevede il parere di regolarità tecnica sui Decreti del Sindaco.
7. Il provvedimento che ci occupa, Segretario Comunale, è un atto con profili gestionali in quanto ha riflessi diretti sul bilancio dell’Ente, sulla quantificazione delle risorse a ciò deputate che fra l’altro sono assistite da specifica disciplina perché attengono alle spese del personale;
8. Non è concepibile che un provvedimento sindacale sconfessi una specifica deliberazione della giunta comunale che assegna al Segretario comunale l’attività rogatoria, in quanto il segretario stesso, interessato all’atto dichiari di non poter espletare quella competenza perché oberato. Nell’allegra cittadina di Vatteneapesca non avrebbero osato tanto.
9. Non può disconoscere il Segretario Comunale Pupo che l’attività rogatoria nel momento in cui le regole organizzative dell’Ente, dopo la riforma, la attribuiscano al Segretario, questi non può rifiutarsi senza produrre ulteriori aspetti degni della più grande illegittimità, ovvero non solo non offrire un importante servizio agli utenti, ma ancor di più impedire i correlati introiti nelle casse. Perché, Egregio Segretario, Lei è perfettamente a conoscenza che nei comuni con dirigenza a differenza dei piccoli comuni dove non c’è la dirigenza, i diritti di rogito non vengono introitati dal Segretario ma rimangono acquisiti alle casse comunali;
10. Dica il Segretario Pupo su quali presupposti tecnici-giuridici e/o quale strumento organizzativo dell’Ente prevede che nella tabella di valutazione, firmata dallo stesso Segretario, si possa assumere un peso/voto 10 (presenza in misura rilevante) per l’attività rogatoria che lo stesso comunica di non svolgere;
11. E gli aspetti sopra evidenziati rappresentano solo una piccola parte delle illegittimità di cui è infarcita l’azione dell’amministrazione nell’attività che ci occupa. Il Segretario comunale Pupo avrebbe potuto impegnare il suo tempo, invece che sulla ricerca storica dei Decreti sindacali fin dal 1968, per documentarsi sui tre scioglimenti per infiltrazioni mafiose che ha subito la città di Lamezia Terme, legati da un drammatico filo conduttore che comprende purtroppo anche il disordine amministrativo e la mala gestio.
Vede Segretario Pupo, nessuno può immaginare di mettere il “bavaglio” alle azioni e alle critiche sindacali. Su queste basi, l’UIL-FPL Catanzaro è disponibile fin da subito ad affrontare tutta la materia che riguarda la maggiorazione dell’indennità di posizione (Decreto sindacale N° 14 del 05.06.2020) del Sig. Pupo Pasquale, Segretario comunale titolare, in un dibattito pubblico con lo stesso, il Sindaco, tutti i consiglieri comunali, le associazioni sindacali di categoria e gli organi di stampa e comunicazione, affinché si prenda consapevolezza di chi è “falso” o chi ha un “evidente deficit conoscitivo”.
L’UIL-FPL Catanzaro è disponibile in ogni momento. Auspicando che faccia lo stesso Ella Segretario Pupo e il Sindaco Mascaro, nell’interesse dell’Amministrazione e della comunità, richiamando l’attenzione di tutti quei consiglieri comunali che, della trasparenza, della legittimità degli atti, dei diritti dei dipendenti e dei cittadini, integrano la propria azione politica.
Ad avviso dello scrivente cosa fantastica e incredibile risulta l’angolo visuale di questo Segretario comunale, allorquando antepone un programma di redazione degli atti amministrativi in uso dal 2009 (GOLEM), con le previsioni del Regolamento di Contabilità. Infatti non è possibile credere che il citato Segretario intende affermare che un programma informatico gestionale possa superare legittimamente una norma di legge o regolamento. Se ciò è previsto dal programma come affermato dall’Egregio Segretario, si ritiene che sempre lo stesso ne deve inibire immediatamente l’uso. Ed è tanto dire.
La preoccupante disinvoltura e ostinazione nell’interpretare le previsioni dell’ordinamento comunale di una città come Lamezia Terme, addirittura sovvertendo la gerarchia delle regole ordinamentali, sembra, a questo punto, aggravarsi. Non è passato molto tempo, infatti, da quando il servizio/ufficio Albo Pretorio, diretto dal Segretario Pupo, pubblicava l’ordinanza N°13 del 16.03.2020 (prescrizione di quarantena) rendendo visibili
tutti i dati anagrafici di un cittadino di Lamezia Terme: costretto a subire le discriminazioni per lui e per la famiglia, offese alla dignità personale e familiare. E le rammento Segretario comunale Pupo, che l’UIL-FPL con nota mail Prot. N°18005 del 17.03.2020 ha richiesto una verifica delle responsabilità e valutazione dati sensibili, non ricevendo da Lei alcuna risposta.
Eppure su questa vicenda il Comune di Lamezia Terme ha avuto una grande considerazione mediatica sui programmi satirici a carattere nazionale; ma il caso ha voluto che il Dirigente dell’Albo Pretorio, inserito nell’UOA Segreteria Generale, risultasse essere questo Segretario comunale Pupo Pasquale, con incarico conferito dal Sindaco Mascaro con Decreto N° 5 del 26.02.2020, lo stesso decreto che ha creato i presupposti per la maggiorazione dell’indennità di posizione del prenominato, ma in quanto privo di parere di regolarità tecnica è ILLEGITTIMO.
Talmente tanta è la confusione e lo smarrimento, che addirittura a pagina 7 della nota a firma del Segretario Pupo (Prot. 37424 del 16.06.2020), ignora di essere il dirigente dell’U.O.A. Segreteria Generale (che comprende l’Albo Pretorio). Lo avrà dimenticato o vuole nascondere maliziosamente ai destinatari di quella nota che l’Ordinanza che ha sbandierato, umiliato e denigrato una famiglia intera della comunità lametina è stata pubblicata sull’Albo Pretorio diretto dal predetto Segretario.
Chissà se anche questa grave negligenza rientra nei fattori di valutazione della tabella firmata dal Sindaco e dal Segretario comunale? mentre i dipendenti del Comune di Lamezia Terme non vengono affatto valutati e non percepiscono la produttività e gli incentivi di premialità per il lavoro già svolto da anni.
L’UIL-FPL Catanzaro, riporta atti e documenti oggettivi, consultabili da tutti e specificatamente richiamati, senza fare ricorso ad un “pallottoliere”, come dottrinalmente spiega ai consiglieri comunali lo stesso Segretario, o fuorviare gli argomenti con frasi ad effetto: perché le note del Segretario comunale non richiamano in modo tecnico, puntuale e trasparente, per esempio, quali sono gli strumenti organizzativi dell’Ente che definiscono i contorni ed elencano i processi di ponderazione/graduazione degli incarichi aggiuntivi.
Ci auguriamo che non confiderà nella frenetica attività istituzionale dei Consiglieri Comunali, che distrattamente non leggono le decontestualizzate note del Segretario Pupo, altrimenti ne offenderebbe l’intelligenza e la professionalità.
Non si ritiene di dover andare oltre, ci saranno tante altre occasioni, ma a differenza delle altre note sull’argomento, la presente sarà formalmente trasmessa agli organi di stampa e comunicazione, affinché possa emergere la nostra sollecita disponibilità ad un confronto pubblico in materia, nel rispetto dei ruoli e delle professionalità, distinguendo i procedimenti giudiziari-penali (ai quali Ella ha dovuto ob torto collo ricorrere), da quelli di natura squisitamente tecnico-amministrativo, dalla quale il Segretario comunale Pupo Pasquale sfugge clamorosamente e per il quale altra magistratura certamente dovrà occuparsi.
Da ultimo appare doveroso rappresentare che lo Scrivente, nel ruolo e nell’esercizio delle proprie funzioni, non teme il giudizio penale per come sagacemente evidenzia l’anzidetto Segretario comunale ed al quale, si ripete, ha dovuto ricorrere, in quanto oltre al fermo credo che la Giustizia deve e sa svolgere il proprio compito ed i cittadini devono avere fiducia nella stessa e nel sistema che rappresenta, lo Scrivente ha, per natura ed altrettanto credo, il coraggio sufficiente ad affrontare le proprie responsabilità relativamente a supposte offese quali quelle di cui ci possa dolere deviando dal vero e proprio nucleo della questione sollevata.
In conclusione, nel ringraziare le OO.SS., la R.S.U., la propria struttura territoriale e nazionale, gli iscritti, gli operatori della comunicazione e i tanti colleghi, cittadini ed esponenti politici locali per la solidarietà e la vicinanza dimostrata, crediamo utile ricordare la seguente citazione: “tre cose esistono veramente: Dio, la follia umana e il riso. Le prime due sono oltre la nostra comprensione, quindi dobbiamo accontentarci della terza” (John Fitzgerard Kennedy).
Il segretario generale
Bruno Ruberto