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Magia al teatro Grandinetti con La bella addormentata

3 min di lettura
La bella addormentata teatro Grandinetti

Ph.: Ennio Stranieri

Un trionfo di grazia ed eleganza quello regalato, in occasione delle feste natalizie, dal nutrito e impeccabile balletto di Mosca “La Classique” al teatro Grandinetti nel terzo appuntamento della stagione teatrale 2017/18 di AMA Calabria. Sul palcoscenico il balletto in un prologo e tre atti La bella addormentata, ispirato alla omonima fiaba conosciuta in tutto il mondo, secondo dei tre balletti del compositore russo Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Il classico del balletto, come le altre due opere di Čajkovskij (Il lago dei cigni e Lo schiaccianoci N.d.A.), riscosse un considerevole successo sin dalla prima rappresentazione avvenuta a San Pietroburgo nel 1890.

La bella addormentata

La trama della tradizionale fiaba è celebre: nel bel mezzo delle feste per il battesimo della principessa Aurora interviene la fata Carabosse, furente per non essere stata invitata alle celebrazioni. Non ascoltando ragioni, la fata malvagia lancia un anatema contro l’erede al trono: la piccola Aurora morirà appena compiuti i sedici anni pungendosi a un fuso. A quel punto sopraggiunge la fata dei Lillà che parzialmente salva la principessa dal suo lugubre destino commutando la maledizione in un lungo sonno che potrà essere interrotto soltanto dal bacio di un principe.

Durante il ballo organizzato per il sedicesimo compleanno di Aurora la fata Carabosse riuscirà a porgere un fuso alla bella principessa, che incuriosita da quell’oggetto sconosciuto – dal regno erano stati banditi tutti i fusi – toccherà l’ago crollando nell’eterno sonno insieme a tutta la corte.
Il silenzio durerà per cento anni fin quando il principe Désiré non si imbatte nel fitto bosco che copre il castello. Il principe, guidato dalla fata dei Lillà, troverà la bella addormentata e con un bacio spezzerà il lungo incantesimo.

Gli applausi del Grandinetti

Il plauso del pubblico ha scandito i vari atti dell’opera e i movimenti dei ballerini e delle ballerine, impalpabili nei loro abiti, eleganti e leggiadri nelle piroette; un inno alla gioventù e alla bellezza, quella bellezza che un altro monumento della cultura russa al pari di Pëtr Il’ič Čajkovskij, vale a dire Fëdor Dostoevskij, designava come unica salvatrice del mondo. Un nuovo successo per il direttore artistico Elik Melikov, già lo scorso anno ospite con la compagnia “La Classique” al teatro Grandinetti per la stagione di AMA Calabria con l’altro classico Il lago dei cigni.
Come dice il proverbio: non c’è due senza tre. Dopo Il lago dei cigni e La bella addormentata, dunque, speranza viva per assistere allo Schiaccianoci, ultimo balletto del trittico di Čajkovskij, nel programma della prossima stagione di AMA Calabria.

Antonio Pagliuso
Foto di scena Ennio Stranieri

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