Magisano, scoperta pesca di frodo con l’aiuto della corrente elettrica
2 min di letturaUna pattuglia della stazione Carabinieri forestale di Taverna, ha sorpreso in flagranza di reato tre soggetti mentre esercitavano la pesca di frodo all’interno dell’alveo del fiume Simeri in località Risica del comune di Magisano.La pattuglia, allertata da una specifica segnalazione, sono intervenuti sul posto, individuando tre soggetti mentre, con l’utilizzo di un gruppo elettrogeno in funzione, stavano pescando, dopo averle stordite o uccise con la corrente elettrica, numerosi esemplari di trota. Dopo aver identificato i soggetti, residenti nei comuni di Albi e Magisano, eseguiti gli accertati di rito e la geo localizzazione del sito, sia il gruppo elettrogeno che i pesci sono stati posti sotto sequestro. Le trote, in numero di sei esemplari, dei quali cinque risultati anche di dimensioni inferiori a quelle consentite dalle specifiche norme regionali, su disposizione dell’Autorità giudiziaria sono state date in consegna al CRAS (Centro recupero animali selvatici) di Catanzaro per essere destinati all’alimentazione degli animali rapaci presenti presso il centro. L’impiego della corrente elettrica per la pesca, oltre a costituire specifiche violazioni penali al RD 1604 del 1931 e alle norme sul maltrattamento degli animali, può causare, agendo indiscriminatamente su tutte le tipologie di pesci, gravi danni ambientali e sociali mettendo a rischio l’equilibrio di tutta la fauna ittica dei siti interessati.