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Maida, Costruiamo il futuro: pensano di giustificarsi scaricando le responsabilità

3 min di lettura
Costruiamo il futuro Maida

Continua la querelle dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di Maida. Di seguito una nota rilasciata dal gruppo “Costruiamo il futuro” sui propri canali social:

“Il gruppo Libertà è Partecipazione, preoccupati dall’indignazione popolare provocata dal commissariamento del comune di Maida, cerca di buttare fumo negli occhi dei cittadini e, come al solito, di scaricare le proprie responsabilità sugli altri. Come ben sapete, il commissariamento non riguarda solamente la giunta che non si è tenuta giorno 5 luglio, ma tutta una serie di progetti che vengono messi a rischio e soprattutto significa 1 anno di ordinaria amministrazione, praticamente 1 anno in cui il comune di Maida rimane immobile.

Ora Libertà è Partecipazione tende goffamente a scaricare la responsabilità della giunta che non si è tenuta il 5 luglio a noi.

A prescindere che loro, insieme ai consiglieri di Democrazia 2.0, hanno fatto di tutto affinché saltasse la giunta, e questo è dimostrato dalle comunicazioni Whatsapp e dagli orari di protocollazione, ci devono spiegare come una giunta sfiduciata avrebbe potuto deliberare. Anche se tecnicamente possibile, come avrebbe potuto deliberare un organo di giunta che da lì a qualche ora sarebbe stato commissariato?

Quale organo sfiduciato, anche se in carica, delibera sapendo di non rappresentare più la cittadinanza? Come si può essere così ipocriti da affermare questo?

Il decreto di scioglimento è arrivato alle ore 14:13 di venerdì. Pensate cosa avrebbero detto e scritto se avessimo deliberato ugualmente pur sapendo di essere stati sfiduciati!

Ci avrebbero visto chissà quali sporchi interessi personali! Venerdì, successivamente alla protocollazione delle dimissioni, il sindaco si è recato nell’ufficio dell’Avv. Perri, dove vi era il segretario comunale, ed a specifica domanda del sindaco al segretario, se si potesse tenere giunta lo stesso, il segretario rispondeva che, anche se tecnicamente possibile, non lo riteneva opportuno.

Ora cercano di addossarci la colpa di non aver fatto la delibera quando loro, consapevolmente, hanno fatto di tutto per impedirla.

Nonostante sapessero bene l’orario – l’assessore Decio, che da giorni (se non settimane) era in stretto contatto con loro, era stata informata il giorno prima che la giunta si sarebbe tenuta alle ore 12:30 – perché si sono affrettati, anzi hanno fatto di tutto per protocollare le dimissioni prima che si tenesse la giunta? Vogliono far credere che la colpa è nostra!

Non era più semplice, sapendo della giunta, protocollare le dimissioni dopo averla conclusa? In realtà non sanno più cosa inventarsi e non sono più credibili. Per quanto riguarda le poche risorse disponibili a cui hanno accennato, la cassa al 5 luglio era intorno ai 2 milioni di Euro (saremo più precisi quando faremo la verifica straordinaria di cassa per il passaggio di consegne). Stanno rifiutando il confronto perché sanno di essere smentiti e sono andati dal commissario a lamentare possibili scenari violenti che si potrebbero verificare nella nostra comunità se ci fosse un dibattito pubblico!!!

Ma sul serio!? La nostra è una comunità pacifica che, in questo momento, vorrebbe solo comprendere le ragioni di questo commissariamento.

Andiamo insieme dal commissario per informarlo che non c’è nessun problema se facciamo un dibattito.

Diciamogli insieme che non ci sarebbe nessun motivo o ragione per vietare un dibattito per motivi di ordine pubblico.
Noi siamo pronti voi ci siete?

La verità è che non hanno il coraggio di affrontarci a viso aperto davanti ai cittadini e si nascondono dietro comunicati falsi e fuorvianti.

Come diceva Don Abbondio ne “I promessi sposi”, il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.

Costruiamo il futuro

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