Maida. Summer school per imparare a condividere, includere e crescere
3 min di letturaTre giorni di attività nell’ambito del Polo educativo prossimità
MAIDA. È in programma dal 27 al 29 luglio prossimi la Summer school ideata e promossa nell’ambito del Polo educativo prossimità “che forma alla cittadinanza attiva digitale attraverso idee di buone pratiche”.
La tre giorni formativa prenderà vita all’Agriturismo Valle del Pesipe (contrada Frassà a Maida) presso l’associazione A.F.B. Natural Horse Asd. La location è stata scelta in quanto offre gli spazi idonei, interni ed esterni, per le tante attività previste: dai laboratori alle proiezioni; dalle escursioni ai corsi di formazione veri e propri.
I corsi di formazione per la cittadinanza digitale sono gratuiti e, nello specifico, sono destinati ai residenti dei Comuni di Maida, Curinga, Filadelfia, Francavilla Angitola, Jacurso e Polia. L’invito è per i ragazzi dai 13 ai 17 anni, i quali potranno ottenere il Passaporto europeo del computer che è attualmente la certificazione informatica più riconosciuta e spendibile in ogni ambito. Chi fosse interessato può inoltrare domanda di partecipazione entro e non oltre il 22 luglio 2023. (https://forms.gle/mMRXSWsSZgEvfsb47)
Il Cda Calabria Odv che promuove la Summer school e i corsi formativi tiene a puntualizzare che “l’acquisizione di competenze digitali e la familiarizzazione con i diversi stili espressivi offre l’occasione per stimolare il pensiero creativo e rafforzare l’interesse per l’apprendimento scolastico. Le attività permettono il coinvolgimento di giovani e adulti con contesti socio-economici familiari svantaggiati di appartenenza che raramente accedono ai servizi digitali”.
Al contempo i docenti sono coinvolti tramite tutte le attività formative proposte dal progetto: laboratori di educazione green e interculturale, laboratori di educazione alla cittadinanza digitale e identificazione. I servizi educativi offerti, sono utilizzati anche da cittadini provenienti da Paesi stranieri. Inoltre, la partecipazione a tali attività da parte anche delle famiglie, oltre alla fruizione dei servizi, si trasforma in esperienza concreta di diversi modelli educativi e di partecipazione, con una ricaduta di contaminazione positiva nei contesti socio-culturali di riferimento.
I promotori della tre giorni, tengono a evidenziare che “il PEP (Polo educativo di prossimità) si fonda sull’idea che è l’alleanza educativa il metodo più efficace per affrontare il disagio e la povertà educativa. È necessario creare empowerment tra genitori e docenti; rafforzare le skills genitoriali; creare luoghi di confronto; favorire l’elaborazione condivisa e la sintesi; codificare e diffondere le esperienze didattiche innovative già proficuamente sperimentate”. Così come è fondamentale riflettere sulle criticità della comunicazione scuola/famiglia per costruire dispositivi ad hoc e propositive occasioni di confronto e dialogo.
Il progetto è finanziato dal “bando per l’erogazione di finanziamenti ad organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale impegnate nell’emergenza Covid-19, in base all’accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Calabria (ai sensi degli articoli 72 e 73)”.