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Malanova chiude la seconda edizione di Avvistamenti Teatrali

3 min di lettura

Standing ovation e Premio del pubblico con il 93% di preferenze per Malanova di Sciara Progetti, diretto e interpretato da Ture Magro che ne firma anche il testo insieme a Flavia Gallo.

Lo spettacolo sulla vicenda di Anna Maria Scarfò qui è raccontato con gli occhi di Salvatore, voce narrante esterna, ingenuo ragazzino che ha una cotta per “Annarella”.
Con estrema delicatezza e senza retorica Ture Magro ci accompagna in un viaggio agghiacciante che parla della nostra terra e alla nostra terra, con i suoi stereotipi, le sue tradizioni e le sua bellezza, quella di chi ha coraggio.
Si è conclusa così la seconda edizione di Avvistamenti Teatrali all’anfiteatro Torre Marrana di Ricadi con la più coraggiosa delle storie, quella della denuncia dei soprusi sulle donne.
Il tema del coraggio ha fatto da fil rouge per l’intera rassegna sulla nuova drammaturgia con spettacoli che hanno affrontato i problemi del presente. Tema emerso in testi molto diversi, che hanno trattato questioni delicate e spinose come la parità delle donne con Alessandra Faiella, l’accanimento terapeutico con lo spettacolo di Eco di Fondo diretto dall’argentino Cesar Brie, la discriminazione delle minoranze de “La rivoluzione delle sedie”.
Il tentativo è di scovare delle storie forti, capaci di veicolare significati attraverso una narrazione intensa, che può toccare i toni della commedia o del dramma, ma in ogni caso sempre con una grande capacità comunicativa.
«Nei grandi teatri pubblici italiani, la nuova drammaturgia non è sempre ben vista, si continuano a preferire i classici, relegando i nuovi testi ad una sorta di ghetto dedicato alle sperimentazioni – commenta il direttore artistico Andrea Paolo Massara -. Eppure ci sono proposte capaci di dialogare con il grande pubblico e trovarle è il nostro primo obiettivo, con l’idea che un punto di vista nuovo sul presente possa dare un nuovo appeal al teatro, che da tempo è percepito soprattutto dai giovani come qualcosa di vecchio e polveroso».
Oltre all’entusiasmo di un pubblico attento e flessibile, che rispetto alla scorsa edizione ha preferito i toni drammatici alla commedia, anche i numeri confermano il successo.
Con una media ormai di oltre 400 presenze a spettacolo, Avvistamenti è diventato un appuntamento fisso dell’estate. Un pubblico più che mai variegato, che riunisce cittadini della zona, appassionati provenienti da altre province e anche molti turisti.
Tutto questo accade nella provincia di Vibo Valentia, che non ha tutt’ora un teatro attivo durante l’anno.  «La nostra più grande soddisfazione – continua Massara –  è vedere come in un territorio che non ha mai occasione di andare a teatro, si sia creata una vera e propria abitudine».
Tre anni fa un gruppo di ragazzi ha ripreso in mano un teatro all’aperto che versava in uno stato di totale abbandono, armati di zappe e rastrelli, organizzando una rassegna di teatro totalmente autofinanziata.
Da quella energia viscerale, contraddistinta da un forte impegno civile, è nato in poco tempo Avvistamenti Teatrali, quest’anno alla sua seconda edizione con questo nome, frutto del lavoro di un gruppo di persone riunite nella neonata associazione Avvistamenti che lavora in sinergia con il Comune di Ricadi, partner dell’iniziativa.
Annalisa Zungri, Michele Paluci, Daniele Russo, Maria Irene Fulco e Andrea Paolo Massara con sinergia e passione, e con il coraggio di rischiare, hanno fatto nascere un teatro, restituendo bellezza al pubblico e al sito di Torre Marrana.

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