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Malati Cronici: morte piccola Ginevra conferma scelta dissennata chiusura TIN a Lamezia

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bambina nascita

La piccola Ginevra, troppo presto ha dovuto fare i conti con una realtà triste e disgraziata qual è quella calabrese

Comunicato Stampa

Spezzata dal covid, lontana dalla sua terra perché anche per lei, come per tanti altri, curarsi in Calabria spesso è cosa proibitiva.

E’ lecito domandarsi se la terapia intensiva pediatrica fosse stata presente nella nostra realtà, quella stessa che è al Bambin Gesù, poteva salvarsi?

Come è noto, la bambina di appena due anni, originaria della città di Mesoraca (Crotone), era stata trasportata da Crotone all’ospedale Ciaccio di Catanzaro. Qui i medici della rianimazione, resisi conto della gravità delle condizioni in cui si trovava, hanno stabilito il trasferimento al Bambino Gesù di Roma, dove purtroppo è deceduta.

Come si può conciliare tutto questo con la dissennata scelta di chiudere per esempio la TIN a Lamezia Terme?

Reparto di alto livello professionale, dotato di strumentazioni all’avanguardia e pure l’incompetenza e la scarsa sensibilità hanno portato alla chiusura della TIN.

Con il risultato che probabilmente si potevano salvare tante piccole vite ma anche con il diritto negato a tante mamme di essere costrette, in caso di paventati problemi con il feto, di essere costrette a partorire in altri ospedali.

Quando prevale l’insensatezza c’è poco da aspettarsi. Discorso simile vale per la chiusura di malattie infettive che nemmeno in tempo di covid, e nonostante le promesse da marinai, mai mantenute, si è riusciti a riaprire.

Fa specie che gente come Scura e Cotticelli abbiano avuto l’incarico di gestire la sanità calabrese. Fa ancora più specie che ministri della salute si siano affidati a tali incompetenti e abbiano fatto fatto pagare un prezzo così alto alla Calabria.

E’ da anni, insieme a tante altre associazioni e comitati che ci sgoliamo per la soluzione di questi problemi, che chiediamo la riapertura della TIN, di malattie infettive e di tutti gli altri reparti chiusi.

Ci viene da chiedere ma questo dissesto della sanità lo devono pagare i cittadini lametini e calabresi che non hanno alcuna responsabilità oppure è giusto chiedere che chi ha combinato questo disastro ne paghi le conseguenze?

Giuseppe Gigliotti
presidente Associazione Malati Cronici del lametino

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