Malati cronici: ricorrere alle cure private non è più tollerabile
2 min di letturaL’associazione malati cronici del lametino diventata sempre più punto di riferimento di quanti lamentano il calvario a cui sono costretti quotidianamente ha deciso,assieme ai propri affiliati, di presentare un esposto denuncia alla Procura della Repubblica
Comunicato Stampa
Costringere, di fatto, i pazienti a ricorrere al privato e quindi a pagamento quando avrebbero diritto ad essere curati e visitati gratuitamente nelle strutture pubbliche non è più tollerabile.
Essere dirottati nelle zone più disparate da Girifalco a Chiaravalle piuttosto che a Soverato, con propri mezzi o essere accompagnati da un taxi o da altri per quanti anziani e non in grado di guidare è un dispendio di risorse e tempo che contraddice una sanità al servizio di quanti stanno male.
Diventa senza alcuna giustificazione tenere ancora chiusi gli ambulatori e consentire solo le visite a pagamento,nello stesso ospedale, con gli stessi medici e le medesime attrezzature.
La continua spoliazione di servizi e strutture presso l’ospedale di Lamezia Terme fino a non garantire la cura e le analisi in tempi rapidissimi non solo grida ingiustizia ma colpisce le persone più fragili e più povere.
Un numero sempre più elevato rinuncia, a causa delle precarie condizioni economiche, di curarsi. Si lascia morire.
Regna il caos e le persone sono considerate numeri.
È da tempo che rivendichiamo un’organizzazione della medicina sia ospedaliera che del territorio che ponga al centro il paziente in quanto persona e non il contrario.
Come si può accettare il lungo vero silenzio dei nostri due deputati? Non convince nemmeno l’accettazione dello stato di fatto dell’amministrazione comunale e una regione che ha messo in conto che Lamezia Terme deve stare ai margini della realtà regionale.
Non troviamo giusto che il ministro della salute continui a consentire che commissari dimostratosi incompetenti e incapaci restino al loro posto. Specialmente quando persino i livelli minimi di assistenza sono negati e il diritto alla cura e alla salute, garantito dal diritto costituzionale, ignorato.
Giuseppe Gigliotti
Presidente dell’associazione malati cronici del lametino