Malore durante Rende – Vigor Lamezia: la vita umana prima di tutto
2 min di lettura
Ieri, durante la partita Rende-Vigor Lamezia, si è verificato un episodio drammatico che ha messo in discussione le priorità nel mondo dello sport
La partita, disputata a San Fili a causa dell’inagibilità del campo di Rende, è stata interrotta al 15° minuto del primo tempo quando un tifoso della Vigor Lamezia ha improvvisamente accusato un malore sulla gradinata, perdendo conoscenza.
La reazione immediata dei tifosi è stata encomiabile; hanno allertato le squadre in campo e richiesto l’intervento dell’arbitro, che ha sospeso il gioco per circa 10 minuti. Tuttavia, la situazione è stata complicata dall’assenza di un’ambulanza sul posto.
In attesa dei soccorsi, il direttore sportivo della Vigor Lamezia ha contattato il 118, ma l’ambulanza inizialmente doveva arrivare dall’Università della Calabria. Solo dopo ripetuti solleciti, tra cui quelli del presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera, è stata inviata un’unità da Cosenza.
Dopo ben 37 minuti di attesa, l’ambulanza è finalmente giunta, ma nel frattempo i tifosi, nonostante la loro inesperienza, si sono attivati per prestare i primi soccorsi. Tra loro c’era anche un infermiere che ha monitorato le condizioni del tifoso, il quale, fortunatamente, ha ripreso conoscenza prima dell’arrivo dei soccorsi.
Grazie all’intervento dei presenti, e alla disponibilità di cibo procurato dai tifosi, il malcapitato è stato stabilizzato fino all’arrivo dell’ambulanza.
Un aspetto che ha suscitato molte domande è stata l’assenza di intervento da parte del medico sociale del Rende.
Il professionista non ha potuto abbandonare il rettangolo di gioco, lasciando aperta una riflessione inquietante: in situazioni di emergenza, dove si tratta di salvaguardare la vita di una persona, è giusto anteporre le regole del gioco allo stato di salute di un individuo?
Questa vicenda mette in luce la necessità di una regolamentazione che preveda la presenza di mezzi di soccorso nei luoghi di aggregazione sportiva.
Non è accettabile che in un evento pubblico, dove ci sono centinaia di persone, non sia obbligatoria la presenza di un’ambulanza pronta a intervenire.
La vita umana deve sempre avere la precedenza.