Maltempo, Gianturco: “Mai più tragedie come quella dei giorni scorsi”
2 min di lettura“Urge accurata manutenzione”, dichiara l’ex consigliere Gianturco
Comunicato stampa:
Lamezia- “Anche oggi, sono bastate 4 gocce d’acqua per allagare le strade cittadine e rendere inutilizzabili i sottopassaggi. Mi chiedo, questi commissari sono proprio smemorati o realmente incompetenti? Il governo dia più attenzione al nostro territorio”. A dichiararlo è l’ex consigliere comunale Mimmo Gianturco.
“Questa notte – continua – alcuni nostri concittadini hanno nuovamente rischiato di farsi male percorrendo le strade lametine e, soprattutto, attraversando alcuni sottopassaggi con la propria automobile. Oltre all’applicazione delle norme e delle procedure previste in casi di allerta meteo, per evitare nuovi allagamenti, urge una seria e accurata manutenzione delle condutture di raccolta dell’acqua piovana. Ciò che è accaduto giorni fa a seguito del maltempo dovrebbe servire da monito per coloro i quali amministrano e per chi ha ruoli di responsabilità nella prevenzione dei rischi”.
“Sono anni che denunciamo queste criticità – sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia – ma nessuno degli addetti ai lavori è ancora intervenuto in maniera veramente efficace. Le responsabilità politiche di ciò che sta accadendo sono chiarissime e fotografano il fallimento del centrosinistra calabrese alla guida della Regione Calabria e della provincia di Catanzaro, che sono di fatto gli enti preposti alla gestione della manutenzione dei torrenti. Oliverio e Bruno diano direttive chiare al Consorzio di bonifica Tirreno Catanzarese e impegnino adeguate somme per la messa in sicurezza del nostro territorio”.
“Invito gli amministratori locali – conclude Gianturco – ad una maggiore attenzione e responsabilità, alla tutela delle famiglie e delle aziende che vivono e operano nelle vicinanze dei torrenti e degli automobilisti che percorrono quotidianamente strade come la SS18 affinché nessun’altro subisca ancora ingenti danni o che venga strappato all’amore dei propri cari”.