Mara non ce l’ha fatta ma i suoi organi salveranno la vita ad altre persone
2 min di letturaLAMEZIA. Mara Leone, giovane professionista lametina muore a Pozzuolo del Friuli (Udine): i suoi organi saranno donati per sua stessa volontà.
Lo aveva lasciato perfino per iscritto che, in caso di morte cerebrale, i suoi organi rimasti in buone condizioni dovevano essere donati per dare la possibilità ad altre persone di vivere finalmente una vita normale. Un ultimo gesto di grande generosità, di solidarietà umana, di grande rispetto per la vita. Principi e valori che Mara Leone ha incarnato con la sua breve ma intensa esistenza. Mara, dolce Mara, che sorridevi sempre anche quando la vita ti mostrava il suo volto peggiore; anche quando problemi e difficoltà sembravano non finire mai; anche quando il dolore era feroce.
La giovane (33 anni) era nata e vissuta a Lamezia. Dopo essersi laureata in giurisprudenza aveva deciso di proseguire gli studi specialistici in Friuli. Venerdì sera mentre circolava in bici un mezzo pesante l’ha travolta. E’ stata subito soccorsa e trasferita al vicino ospedale ma le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Dopo oltre due giorni di coma è arrivata la notizia: l’esistenza terrena di Mara si è conclusa ma di lei rimane il suo esempio di vita, il suo impegno nelle battaglie per i diritti dei più deboli, la sua forza e determinazione a voler superare stoicamente ogni ostacolo quotidiano.
Di lei rimangono i suoi organi che consentiranno ad altri illustri sconosciuti di recuperare il gusto per la vita, perduto con la malattia. La comunità lametina non può che dire ‘grazie’ a Mara che aveva ancora tanti sogni nel cassetto, speranze e desideri che si sono infranti sull’asfalto di un piccolo paese friulano. La terra ti sia lieve cara Mara … non ti ringrazieremo mai abbastanza!
Maria Scaramuzzino