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Marcello Fonte da attore per caso a vincitore del Festival di Cannes

2 min di lettura

Festa per l’Italia al 71° Festival di Cannes. Il cinema italiano esulta per due premi quello per la migliore sceneggiatura che va ad Alice Roharwacher per Lazzaro felice e, il premio per il miglior attore che va a Marcello Fonte per Dogman di Matteo Garrone. Fonte è stato premiato da Roberto Benigni.

“Vengo dalle grotte calabresi, da ragazzo non sapevo neppure cosa fosse un cinema”. Si racconta cosí Marcello attore per caso, custode di un teatro, il Forte Apache di Roma dove si ritrova a sostituire un attore “Perché – ha raccontato – ero quello che sapeva tutte le battute avendo assistito tante volte alle prove”.

Musicista, performer e scultore. Marcello Fonte nasce a Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) nel novembre del 1978. A dieci anni comincia a suonare il rullante nella banda. Nel 1999 arriva a Roma e, coinvolto dal fratello scenografo, partecipa ad uno spettacolo teatrale e si appassiona all’arte della recitazione, interpretando qualche piccolo ruolo nel cinema e nella televisione.

Asino Vola è il suo primo progetto come regista.
Dal 2015 è attore stabile della compagnia “Fort Apache Cinema Teatro” ed ha partecipato ai laboratori di formazione permanente della compagnia.
Al cinema lo abbiamo visto anche in “Io sono Tempesta” di Daniele Luchetti
“L’intrusa” di Leonardo Di Costanzo
“La mafia uccide solo d’estate” di Luca Ribuoli.

“Marcello – ha detto di lui nei giorni scorsi Garrone – per me incarna il volto di un’Italia che sta scomparendo, un personaggio che vuole essere amato da tutti, un uomo pieno di luci e ombre, un Buster Keaton moderno”.

Valentina Arichetta 

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