Mare Pulito, intervista ad Anna Mancini: “Domani confronto con Task Force”
6 min di letturaLa riunione è prevista per domani, martedì 18 luglio, alle ore 12,00
LAMEZIA. È prevista nella sede della Cittadella regionale, la prima importante riunione del Tavolo tecnico sullo stato degli impianti di depurazione che interessano l’area centrale della Calabria, nella speranza di poter trovare una soluzione al problema che da tempo affligge le coste lametine e non solo.
Sarà dunque un incontro rilevante durante il quale si conoscerà la tanto attesa Task Force, istituita dalla Regione con lo scopo di un monitoraggio costante del territorio e per la corretta individuazione dei fattori inquinanti.
Per questo abbiamo posto delle domande alla dott.ssa Anna Mancini, presidente dell’associazione Caduceo e componente importante del comitato Mare pulito, che domani sarà presente alla riunione.
#Marepulito è formato da un gruppo di persone che amano il nostro territorio e che giornalmente cerca di tenere alta l’attenzione sull’attualissimo e, purtroppo, grave problema dell’inquinamento marino nel Golfo di Lamezia. Gli utenti sono invitati ad informare gli altri sulle condizioni del mare inviando foto ed indicando località, giorno e orario.
Dott.ssa Mancini qual è l’oggetto, il perno, della riunione di domani?
Il perno della riunione di domani è il confronto tra il Comitato rappresentato dalla Caduceo e la Task Force che la Regione assume aver costituito e che ancora non è entrata in campo. Questa Task Force servirà per monitorare tutte le criticità che si prospettano non solo sulla nostra area ma nell’intera Calabria, sia ionica che tirrenica. Aspettavamo da mesi che venisse composta questa Task Force e che fosse altamente professionale e questo lo verificheremo domani perché in questo ambito operativo è necessario che ci siano dei chimici, soprattutto ingegneri dell’ambiente, perché sono loro i progettisti dei depuratori e delle sale di compostaggio, che ci siano dei biologi.
Scopo dell’incontro di domani è quello di pacificare e rasserenare le nostre “urla”, perché come Comitato, sempre rappresentato dall’associazione Caduceo e da me, a febbraio abbiamo avuto molti incontri con il prefetto e con il procuratore, avendo depositato una corposa denuncia di ben 25 pagine di accuse, foto e video su quelli che riteniamo essere elementi inquinanti: depuratori e abusivismo edilizio. Oltre ad aver lamentato un comportamento indicibile dell’Arpacal. In seguito abbiamo iniziato una serie di incontri per stimolare la Regione nella creazione di una sinergia e quindi ad agire in contemporanea con le attivazioni che la procura ha messo in atto.
C’è stata – continua la Mancini – una convocazione della commissione Antimafia in Regione e una convocazione in commissione Ambiente sempre a livello regionale e proprio in questa ultima adunanza, avvenuta i primi di luglio, io ho “urlato” il fatto che la situazione fosse sotto controllo ma solo da parte nostra! Di interventi effettivi, al di fuori di un ripristino del depuratore di Nocera, in realtà di altro non si era fatto nulla. A questo punto ho lanciato in aula un messaggio: che avremmo fatto un intervento alla Regione per ottenere una gestione autonoma dell’area.
La Task Force, che ci è stato finalmente comunicato essere stata costituita, domani entrerà a confronto con l’area tirrenica centrale e quindi con il comitato della Caduceo, con i sindaci del nostro territorio (il comitato della Cadueco tutela i balneatori nell’area da Nocera fino a Curinga), e anzi abbiamo ampliato i nostri spazi e convocato anche i sindaci di Belmonte e Amantea in quanto consorziati al depuratore di Nocera e, grazie all’intervento dell’onorevole Bova, si è incluso il sindaco di Pizzo. Domani vogliamo far recepire quelle che sono le nostre criticità e chiederemo a viva voce che ci sia un’azione sinergica.
Vorrei chiederle a questo punto della collaborazione con la procura, con Gratteri e con il già citato Bova.
Sono due ambiti diversi nel senso che, per quello che riguarda la procura, il Comitato ha depositato questo atto di denuncia il 2 febbraio alla procura della Repubblica di Lamezia Terme, e giorno 3 alla procura di Catanzaro presso Gratteri e alla DDA. Sappiamo che il procuratore di Lamezia ha messo in piedi una Task Force operativa importante a tutela dei balneatori e sarà suo compito poi andare a verificare.
Per quanto riguarda l’apparato politico-amministrativo regionale devo riscontrare un’attività veramente egregia da parte dell’onorevole Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta e componente della Commissione Ambiente. Qualunque sia il suo colore politico, che a noi non può interessare, è un uomo energico, sta lavorando molto bene e ho visto che dopo il mio accorato appello ha assunto delle posizioni molto forti, tant’è che questa convocazione di domani porta la sua firma.
Quindi dobbiamo apprezzare e sono contenta e certa che domani sosterrà tantissimo le nostre battaglie perché le condivide ed è uno dei pochissimi politici che ha manifestato un pubblico sostegno alla energica azione delle associazioni e del comitato.
E a chi chiede dove sia il nostro ufficio rispondo sempre: “se vuoi essere operativa devi stare sulla strada, non abbiamo soldi per mantenere uffici, telefoni, affitti di locazione, noi dobbiamo essere operativi sul territorio!” (sorride n.d.r.).
Invece, cittadini, albergatori, balneatori stanno supportando la vostra missione?
I balneatori sono i primi interessati perché oltre che cittadini ordinari sono imprenditori, quindi per loro avere il mare in condizioni pessime fa perdere la possibilità di lavorare con i lidi. Da parte loro c’è quindi un interesse diretto e sono firmatari della denuncia. Per quello che riguarda i cittadini, quelli che sono i frequentatori, devo dire che c’è un’apertura enorme, ci segnalano con video e foto, ci chiamano, c’è una collaborazione effettiva. Diciamo che da questo punto di vista non posso lamentarmi. Non ci hanno lasciato da soli!
C’è qualcosa che vuole chiedere ai cittadini per supportare l’azione di Mare Pulito e della sua associazione?
Ai cittadini chiedo sempre la più larga collaborazione, anche informativa perché sento tanti cittadini che magari su Facebook scrivono “sempre la stessa storia”, no cari miei! O non siete aggiornati o lo fate per spirito di contrasto perché in realtà non c’è chi non possa non sapere che noi stiamo veramente facendo dei lavori enormi e che non ci sono mai stati sul territorio! È la prima volta che se la magistratura vuole agire ha degli strumenti per farlo!
Il materiale c’è insomma!
Certo! Non si può negare che se una pompa sversa ci deve essere un motivo! Tra l’altro la rivisitazione dell’articolo 452 del Codice Penale preposto per questo tipo di illeciti oggi individua direttamente il sindaco come primo amministratore di quello che c’è nel suo territorio. Se ci sono in un territorio un numero gigantesco di case non collegate alla fogna e che quindi determinano inquinamento, allora la responsabilità non può che essere del primo cittadino, che naturalmente deve predisporre un piano di recupero. Prima la responsabilità era molto più vaga e andava “distribuita”.
La ringrazio molto dott.ssa Mancini, noi di LameziaTerme.it abbiamo sposato il suo progetto e per quanto possibile daremo tutto il nostro aiuto.
Valentina Dattilo