Marica e la sua storia, Talerico: Occhiuto intervenga tempestivamente
3 min di letturaMarica, affetta da glicogenosi che l’ha costretta all’ immobilità perenne ha bisogno di sottoporsi a trattamenti farmacologici di sei ore tra indifferenza e condizioni disumane
comunicato stampa
Credo che meriti il giusto approfondimento quanto denunciato dalla mamma della giovane Marica, affetta da una grave malattia (glicogenosi) che l’ha costretta oramai alla immobilità perenne su una sedia a rotelle, a respirare grazie ad una tracheotomia (un foro nella gola che collega i sui polmoni, attraverso un tubo, ad un ventilatore elettrico), ad indossare un corsetto di materiale plastico sino ai suoi piedi fasciati da tutori plastici.
La madre ha spiegato che “per poter sopravvivere Marica ogni quindici giorni deve sottoporsi ad un trattamento farmacologico, mediante un’infusione con flebo che dura dalle cinque alle sei ore”.
Marica è costretta a fare terapia in una stanza esposta al sole e priva di aria condizionata, anche in questi giorni e nonostante le alte temperature, che trasformano quella stanza in una serra.
Questo succede da oltre un anno nel reparto di Pediatria Universitaria del Policlinico Mater Domini di Catanzaro, nonostante l’impegno e la disponibilità di molti medici ed infermieri.
Ma Marica non si lamenta, a farlo è la mamma, che ieri viste le condizioni disumane e la sofferenza della figlia aveva deciso di parlare con i responsabili della Direzione Sanitaria, che non solo hanno rifiutato di riceverla, ma avrebbero assunto un atteggiamento ostile ed indifferente, addirittura anche offensivo nei confronti della mamma di Marica.
In questo quadro ho inteso contattare direttamente il Direttore Generale della Dulbecco Vincenzo Laregina, che si è immediatamente prodigato per risolvere la criticità sottovalutata probabilmente da qualche responsabile.
Sennonché, chiederò al Presidente Occhiuto di approfondire la vicenda e di sollecitare l’apertura di un procedimento disciplinare a carico di coloro che erano presenti presso la direzione sanitaria e che hanno assunto l’atteggiamento denunciato pubblicamente da una madre, ovvero che hanno omesso di intervenire nonostante le plurime sollecitazioni e nonostante fosse chiaro che quel trattamento sanitario dovesse avvenire in quella stanza che per Marica si è trasformata nell’ennesima dura prova che la “vita” le ha riservato.
Se non dovesse essere sanzionato un comportamento simile, allora lo stesso sanibook non avrebbe ragion di esistere.
Ecco perché sono certo che il Presidente Occhiuto interverrà tempestivamente, per evitare che simili fatti possano reiterarsi impunemente.
Antonello Talerico, Consigliere Regionale