Marina Costanzo, giovane lametina in concerto all’Uniter
3 min di letturaMusica melodica, virtuosa, popolare e da ballo è stata eseguita dalla giovane musicista lametina Marina Costanzo con parecchi strumenti musicali come la fisarmonica bitonale cromatica, l’organetto 2 bassi, l’organetto elettronico midi, la fisarmonica diatonica nel corso di un concerto tenuto all’Uniter, presieduta da Italo Leone.
Ricco e coinvolgente il programma composto da brani, per lo più noti e molto graditi al folto pubblico presente, come Adejano, Darig Nur, Busindre Reel, Libertango, Tarantella calabrese, Passo doble, Cha-cha-cha, Valzer, Pizzica, Marina, Carnevale di Venezia, Fulmine, Saltarello etnico.
Due studenti del Liceo Musicale “Campanella”, Simone Ferraiuolo e Saverio Provenzano hanno accompagnato, rispettivamente alle percussioni e alla chitarra, l’artista lametina suscitando intense emozioni e creando un’atmosfera quasi magica.
Il concerto è stato introdotto dalla vicepresidente dell’Uniter Costanza Falvo D’Urso la quale ha illustrato brevemente gli strumenti musicali suonati da Marina Costanzo tra cui la fisarmonica diatonica, detta comunemente organetto, diffusa in tutto il mondo e, in particolare, in Francia, Svezia, Germania, Slovenia, Spagna, Paesi Bassi, Irlanda, Luisiana e in Italia.
«La fisarmonica diatonica nata a Vienna nel 1830, è approdata anche in Italia, precisamente, in Sardegna, Trieste, Friuli, in Abruzzo, Puglia e Calabria dove viene usata per l’esecuzione di pizziche e tarantelle» ha commentato la vicepresidente Falvo D’Urso.
Già al primo impatto, il pubblico ha accolto con grande entusiasmo ed ammirazione Marina Costanzo, cresciuta tra le note, avendo come fratelli due maestri Gianni e Valentino che guidano l’associazione musicale “Gli Spazio”.
Marina Costanzo ha dichiarato, al termine del concerto, di aver cominciato a suonare il pianoforte a quattro anni anche se non aveva una vocazione ben definita per questo strumento. « Avevo la musica nel Dna – ha affermato – ma non sapevo esprimerla con il pianoforte».
All’età di 14 anni la sua vita subisce una svolta decisiva in quanto, durante le feste di Natale, avendo per caso cominciato a suonare un valzer all’organetto con l’aiuto del fratello Gianni, si rende conto di essere portata per questo strumento. « Sei stata bravissima, – le dice il fratello – io insegno questo valzer in 3 lezioni, tu l’hai preso subito, in cinque minuti».
Da qui è partito tutto: Marina Costanzo, che ama Piazzolla anche se si ispira al maestro Riccardo Tesi, acquista un organetto e comincia a studiare spostandosi nel Nord Italia, in Abruzzo, Marche, all’estero, iniziando così una carriera luminosa e promettente scandita da prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Nel 2010 conquista il titolo di Campionessa italiana di fisarmonica diatonica junior al 14° Campionato italiano di Organetto e Fisarmonica presso Teggiano (Salerno); nel 2010 il primo posto al 18° Campionato mondiale di Organetto e Fisarmonica diatonica presso Roccagorga (Latina); nel 2012 il 2° posto al 62° Trofeo mondiale dell’Accordeon a Spokane, negli Stati Uniti; nel 2013 il titolo di Campionessa italiana di Fisarmonica diatonica senior al 17° Campionato italiano di Organetto e Fisarmonica diatonica presso le Serre (Salerno); nel 2014 il 1° posto al 19° Campionato mondiale di Organetto e Fisarmonica diatonica presso Recoaro Terme (Vicenza); nel dicembre 2016 il 1° premio assoluto e menzione di merito al 24° Concorso internazionale giovani musicisti (Orfeo Stilo) presso Paola ( Cosenza).
Lina Latelli Nucifero