Lamezia, Paolo Mascaro: “Emergenza rifiuti campanello d’allarme”
4 min di letturaConferenza stampa sull’emergenza rifiuti svoltasi al Comune di Lamezia Terme
LAMEZIA. Si è svolto nella mattinata di ieri un importante incontro al Comune lametino tra il sindaco Paolo Mascaro, il vicepresidente della Multiservizi Luca Scaramuzzino, la responsabile del settore ambiente Asnora Porcaro e il dirigente Salvatore Zucco.
I presenti hanno indetto una conferenza stampa nella sala Giunta per fare il punto su uno dei problemi che spesso attanaglia la città della Piana: l’emergenza rifiuti.
L’incontro però è stato soprattutto motivo per sollecitare anche la Regione Calabria affinché si possa trovare una più rapida soluzione a questo tipo di criticità, che nei giorni scorsi aveva fatto salire la preoccupazione che la città nel giro di tre giorni potesse essere letteralmente invasa dai rifiuti.
Il problema ruota intorno al vecchio impianto di trattamento a San Pietro Lametino gestito dalla Daneco Impianti S.p.a., che però da tempo non è più sotto manutenzione; ciò impedisce di fatto al Comune e alla Multiservizi di poter smaltire totalmente e in maniera consona i rifiuti.
In particolare, nel corso dell’esercizio 2016, con varie note si è proceduto alla sollecitazione del gestore della Daneco Impianti S.p.a, affinché procedesse allo svolgimento di tutti gli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, previsti nel contratto e necessari per assicurare il corretto e continuo svolgimento delle lavorazioni.
Malgrado ciò, la società non ha mai fornito riscontro agli interventi richiesti e, anzi, dei 3.356.393,76 euro impegnati per il periodo dal 1° gennaio al 31 maggio 2016 ne son stati impiegati solo 1.700.000 per tutto l’esercizio finanziario 2016, e nei primi 8 mesi del 2017 decine sono stati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati dalla Regione e detratti da quanto dovrebbe essere corrisposto alla Daneco.
Come spiega il sindaco Mascaro, i contatti con la Regione sono costanti proprio perché il problema si trascina ormai da diverso tempo mentre il sistema dovrebbe essere molto più semplice e chiaro, con il conferimento nell’impianto di San Pietro Lametino sia della raccolta differenziata che quella indifferenziata.
Invece, delle 70 tonnellate indifferenziate e 13 differenziata di spazzatura prodotta giornalmente, se ne riescono a conferire solo una parte, dovendo ogni giorno ricevere indicazioni da parte della Regione che però, solo in parte, dà disposizioni giornaliere su dove andare a conferire i rifiuti; questo comporta irrimediabilmente aggravi organizzativi, logistici (disservizi sia nella raccolta dei rifiuti dai cassonetti che nello spazzamento) e soprattutto economici, per il noleggio dei mezzi utili al trasporto dei rifiuti nei diversi siti in giro per la Calabria.
“La nostra preoccupazione – lamenta il primo cittadino – è che l’attuale fase di difficoltà, che non è neanche un buon biglietto da visita per la Calabria essendone Lamezia la porta d’accesso, non possa tornare a livelli accettabili senza interventi organizzativi diversi da parte della Regione. È una lotta tra poveri, essendo tutto il sistema degli impianti in difficoltà, ma dobbiamo tornare a poter raccogliere e conferire nella stessa giornata”.
L’affidamento alla Daneco scadrà nel giugno 2018 e dovrebbe essere la Regione, secondo il sindaco, a fare nuovi lavori di manutenzione, anche prevedendo l’acquisizione dell’impianto stesso ed eventualmente effettuare un sopralluogo per determinare lo stato dei luoghi, decidendo così una possibile gestione alternativa in attesa del nuovo bando.
L’intervento di Asnora Porcaro ha invece posto il punto su un’altra questione, ovvero quali siano i reali costi per l’efficientamento dell’impianto e se la Regione possa effettivamente mettere a disposizione dei fondi così come è stato per la discarica di Alli, “al fine di avere un po’ di tranquillità almeno finché non verrà costruito, come da intenzioni, un nuovo impianto a San Pietro Lametino“.
A conclusione della conferenza Mascaro non può fare a meno di prendere atto che quello del piano dei rifiuti è uno dei campanelli d’allarme, non nascondendo inoltre di sposare le preoccupazioni e il dissenso espresso anche dagli altri sindaci del territorio calabrese sull’annunciato aumento delle tariffe, reso noto proprio dalla Regione, a fronte di un piano regionale dei rifiuti che non sta funzionando come avrebbe dovuto, ma che anzi porta avanti gli stessi problemi da anni.
Tutto questo non può far altro che destare apprensione nel primo cittadino e negli altri dirigenti, preoccupati per il futuro della nostra Regione, per questo come per altri problemi (servizio idrico, dissesto idrogeologico) che ne rivelano sempre di più le fragilità e le criticità.
Valentina Dattilo