Mascaro replica alle dichiarazioni di Piccioni
3 min di letturaIl Sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, replica sulla sua pagina Facebook al Consigliere di Minoranza Rosario Piccioni in merito alle sue dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio alla stampa.
Leggo le farneticanti affermazioni del Consigliere Piccioni, ieri protagonista principe del dissesto amministrativo del Comune di Lamezia ed oggi fuggiasco dal Consiglio, non sapendo aprire bocca sugli impietosi, per lui, confronti numerici tra il suo disastro ed il mio miracolo.
Chiarisco:
a) mentre lui era chissà dove, io il 24 maggio in occasione di commemorazione mattutina e spettacolo serale in ricordo dei martiri Tramonte e Cristiano, ho detto da subito che chiunque resta direttamente o indirettamente coinvolto in inchieste di mafia deve, ferma restando ogni presunzione di innocenza, fare un immediato passo indietro;
b) ho ribadito ciò in Consiglio Comunale e sarei rimasto anche sino a notte fonda per chiarire ogni aspetto e discutere di ogni cosa, ovviamente dopo l’approvazione del rendiconto: lui è abituato a scappare, io no.
Poiché io rispondo e risponderò sempre, pongo, invece, all’Assessore Piccioni domande semplici per risposte chiare sperando che voglia veramente rispondere e non fuggire come in occasione del rendiconto:
a) perché non è stata mai eseguita la sentenza “spes” che sin dal 2008 ha definitivamente condannato la criminalità mafiosa lametina ad ingente risarcimento danno? Ha avuto paura? Mascaro appena appresa la notizia in occasione di assemblea ALA ha dato incarico di agire subito volendo contrastare seriamente la mafia e non con mere parate;
b) perché sentenza esecutiva sin dal 2008 del Tribunale di Lamezia Terme nei confronti di 5 ex amministratori per importo complessivo di centinaia di migliaia di euro non è stata mai azionata con il rischio di danno erariale e comunque di mancato incasso per le asfittiche casse comunali? Forse perché alcuni di loro erano compagni di partito dell’ assessore Piccioni? Mascaro appena lo ha saputo ha dato incarico per il recupero delle somme;
c) perché i 14 milioni di euro dell’acqua sono stati eliminati dai residui passivi con evidente falso in bilancio? E’ andato in procura a chiarire? Mascaro va immediatamente appena legge il suo nome in qualsiasi notizia;
d) perché ha riportato tra le spese di rappresentanza i caffè acquistati presso il distributore automatico del Comune? Ritiene vi rientrino? Mascaro è andato, invece, in treno in seconda classe a sue spese per recarsi per la Sacal all’Enac;
e) perché non ha richiesto alle associazioni alle quali ha affidato immobili comunali di volturare le utenze a loro nome, come espressamente previsto dalle convenzioni, ed ha invece continuato a pagare per anni con i soldi del Comune e quindi dei cittadini? Forse per clientelismo elettorale? Mascaro lo ha fatto ed ha chiesto anche gli arretrati.
Consigliere Piccioni rispondi a queste domande e non fuggire più.
Anzi, i numeri di ieri dicono che da questa città dovresti scappare per i guai che hai contribuito a combinare.
Ma io, invece, Ti consiglio di ammettere gli errori, di smetterla con le sceneggiate e di lavorare per la Città.
Ovviamente, mi limiterò a leggere le Tue risposte e ti replicherò, se necessario, solo in consiglio, se non continuerai a fuggire, o in commissione, se porrai domande, visto che quando ci sono io di solito non apri bocca.
Paolo Mascaro