Masciari: le grandi sfide che aspettano gli amministratori della Calabria: la Sanità
2 min di letturaIn Calabria la Sanità è commissariata. Cosa significa?
Comunicato Stampa
Dicendola in modo semplice il sistema sanitario di una Regione viene commissariato quando il disavanzo economico risulta particolarmente elevato e non vengono attuate le necessarie misure operative di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del servizio.
In parole ancora più semplici il governo nomina un Commissario quando gli organi ordinari preposti all’amministrazione di un ente non funzionano.
Nel caso della Calabria il commissariamento del servizio sanitario regionale è causato anche dalle infiltrazioni della ‘ndrangheta.
A Marzo 2021 quattordici arresti tra Reggio Calabria, Catanzaro e Bologna nell’ambito di un’inchiesta sulla cosca Piromalli e le infiltrazioni nell’Asp di Reggio Calabria.
Nel 2019, su richiesta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro viene sciolta per infiltrazioni mafiose.
Per la Calabria quella di ottobre 2021 sarà la quarta tornata elettorale con il servizio sanitario commissariato. Commissariamento che peraltro non ha prodotto nessun risultato e nessun miglioramento. Nel 2019 più di 53mila calabresi sono stati ricoverati presso strutture ospedaliere fuori regione.
La Calabria è ultima nella classifica italiana dei LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero l’insieme di tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale (SSN).
La Calabria è stata anche l’unica regione d’Italia a non aver attuato un Piano di contrasto al Covid-19. Questa situazione va avanti da più di dieci anni, un fallimento totale.
Nonostante i miliardi di Euro che ogni anno lo Stato passa all’Ufficio del Commissario i servizi sanitari non erano e non sono ancora garantiti.
A quanto ammonta il debito economico della sanità calabrese? Impossibile saperlo, si parla di una cifra tra i 600 milioni di euro, 1 miliardo fino a 2 miliardi di euro, ma negli ultimi anni sono diversi i bilanci bocciati dal commissario ad acta Guido Longo.
Alla Calabria forse non servono altri commissariamenti, servono soluzioni, servono persone che sappiano quello che fanno, servono investimenti nelle infrastrutture e nei mezzi di soccorso, serve un piano di assunzioni a tempo indeterminato di personale qualificato (e non parenti e amici raccomandati), servono soluzioni!