Meetup 5 Stelle ironizza: “Un PSC a prova di terremoto”
3 min di letturaMeetup 5 Stelle critica aspramente il Piano Strutturale Comunale (PSC) lamentando la mancanza di informazioni di pubblica utilità in caso di evento sismico.
“Fare un PSC a prova di terremoto è facile – si legge nella nota – basta spostare la faglia del rischio sismico dalla cartografia allegata. È quello che vedremo nel PSC targato Crocioni-Mascaro-Galati, che sostituirà quello Crocioni-Speranza-Galati, dopo la soppressione del famoso maxi-emendamento, grazie ai pareri che i due famosi urbanisti Scavelli e Crocioni sono riusciti ad ottenere dopo un anno di questue presso gli uffici di Provincia e Regione e dopo l’esame delle famose osservazioni di anni fa. E così si potrà edificare ovunque, senza completare le aree già edificate, in barba a leggi, regolamenti e direttive comunitarie, precedenti e successive al nostro PSC. Cinquemila appartamenti sfitti e invenduti, resteranno sfitti e invenduti, il territorio continuerà ad essere cementificato (da chi avrà soldi da buttare) e stravolto.
Altro che consumo zero del territorio, le cambiali firmate in campagna elettorale vanno onorate!
Anche se a farne le spese saranno i cittadini e le imprese, ancora più affogate da una deflazione abitativa ed edilizia. E l’intera città resterà a rischio terremoto: aree di raccolta previste sulla faglia sismica (di cui i tecnici comunali sono ancora alla ricerca: sono una o due?); nessuna informativa ai cittadini su come comportarsi in caso d’emergenza, nessuna cartellonistica (previste dalla legge); nessuna istruzione di pubblica utilità, vie di fuga in città ristrette da opere costruite in modo illogico e trasformate in imbuti (vedi P.zza della Repubblica).
Un piano di protezione civile scopiazzato da una tesi di laurea, scritto sulla sabbia e senza la collaborazione delle associazioni e gli enti preposti; nessuna (o molto parziali) indicazione sul sito internet del Comune e così via. Insomma, si costruirà dove si vuole, se poi la casa cadrà alla prima “scossetta”, se i centri storici di Nicastro e Sambiase crolleranno, se le costruzioni esistenti diverranno inagibili (compreso l’Ospedale), poi si vedrà.
Questa amministrazione, con la complicità di gran parte del Consiglio Comunale, sta confezionando uno strumento urbanistico forse sì a norma di legge, ma ignorando la vita dei suoi abitanti. Noi non saremo complici di questi “distratti legalizzati” e chiameremo a raccolta i cittadini su questo tema, invitandoli da subito a leggere i nostri approfondimenti sulla pagina Facebook Lamezia 5 Stelle al link “SIAMO PRONTI ALL’EMERGENZA?”.”
Meetup 5 Stelle Lamezia Terme
Amici di Beppe Grillo