Meetup 5S: Mascaro quereli Iona’ o si dimetta
2 min di letturaIl sindaco Mascaro non ha molte alternative se vuole affermare la propria estraneità dai fatti, riferiti nelle intercettazioni nell’inchiesta Eumenidi come riportate dalla stampa, secondo cui egli, attraverso il suo rappresentante in Sacal, avrebbe sollecitato favori per un congiunto di un noto pregiudicato.
O propone querela per calunnia contro il suo pupillo Ionà, rimettendo alla magistratura le valutazioni del caso, ovvero deve dimettersi, per essere venuto meno ai suoi doveri d’ufficio.
Lo stesso sindaco aveva detto, appena ieri, che “L’intera vicenda è di estremo allarme evidenziando comportamenti assolutamente inaccettabili, esempio di malcostume e di degenerazione nell’agire personale ed amministrativo e ciò anche a prescindere dalla loro rilevanza penale” aggiungendo di non accettare “che il nome della città sia accomunato a deplorevoli vicende dallo squallore infinito”.
Sia quindi coerente con sé stesso, le sue responsabilità politiche sono già enormi, nella scelta del rappresentante del Comune in Sacal e nell’avere sostenuto questo CdA, plurindagato, e autore di scelte gestionali scellerate. Basterebbe questo per indurlo a presentare, seduta stante, le sue dimissioni, proprio per salvaguardare il buon nome della città.
Ma se non dimostrerà la sua estraneità nel coinvolgimento che Ionà gli attribuisce, presentando –appunto- querela per calunnia, le sue dimissioni non saranno più rinviabili così come non sarà più rinviabile un accesso antimafia al Comune, per valutare quanto l’intervento in favore di un congiunto di un noto pregiudicato, abbia influenzato e influenzi l’attività e le scelte di questa amministrazione.
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