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Melito Porto Salvo (RC). Confiscati beni per 1 milione alla ‘Ndrangheta

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Reggio Calabria: il palazzo del Cedir che ospita la Procura

Il palazzo del Cedir che ospita la Procura di Reggio Calabria, tribunale, giustizia

Operazione congiunta Gdf-Cc coordinata dalla Dda di Reggio Calabria

MELITO PORTO SALVO (REGGIO CALABRIA) Beni per un milione di euro sono stati confiscati dai militari dei comando provinciali di Reggio Calabria di Guardia di finanza e Carabinieri a Quinto Antonio Rosaci, di 66 anni, ritenuto affiliato alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo e ai figli Antonino di 36 e Santoro di 34.

Il provvedimento, emesso dal Tribunale reggino, su richiesta della Dda, si fonda sulle attività investigative del procedimento “Ada” che ha portato nel 2013 all’arresto di presunti affiliati alla cosca del reggino. Rosaci, “Mastro Quinto”, ritenuto un punto di riferimento per gli investimenti nel settore dei videopoker, è stato condannato dalla Corte d’Appello di Reggio con sentenza divenuta definitiva.

Le indagini patrimoniali affidate al Gico della Guardia di finanza hanno accertato la sproporzione tra gli investimenti e le risorse lecite.

I beni confiscati sono un’azienda operante nel settore dei videopoker.

Disposta per Rosaci anche la sorveglianza speciale per 3 anni e sei mesi.

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