Meteo Calabria: weekend col sole poi arriva la pioggia
2 min di letturaGli effetti del fronte perturbato si esauriranno martedì
Maltempo sull’Italia, da domani un’intensa perturbazione porterà pioggia, vento e neve.
E’ infatti confermato il peggioramento del tempo atteso dalle prime ore di domenica a partire dalle regioni settentrionali per poi estendersi a gran parte d’Italia.
Le prime avvisaglie del peggioramento si avranno già oggi sabato 7 quando alcune piogge, anche moderate, bagneranno la Liguria mentre dei piovaschi interesseranno Piemonte, Lombardia e alta Toscana. Il grosso del maltempo però arriverà nel corso di domenica quando le precipitazioni diventeranno via via più diffuse e consistenti dal Nordovest verso il Nordest entro sera. Al Centro la perturbazione colpirà le regioni tirreniche e l’Umbria con precipitazioni consistenti soltanto verso sera e nel corso della notte.
Il fronte perturbato sarà alimentato, in quota, da aria fredda di origine artico-polare e sospinto da intensi venti di Libeccio. In questo contesto tornerà a cadere la neve, anche copiosa, sulle Alpi a partire dai 7-900 metri, localmente a quote più basse a ridosso dei confini. I venti forti soffieranno con raffiche fino a 80 km/h ingrossando così i mari che diventeranno via via mossi o molto mossi.
Nella giornata di lunedì la perturbazione colpirà fortemente il Centro-Sud tirrenico con piogge battenti anche sotto forma di nubifragio su Lazio, Campania e Calabria tirrenica settentrionale. Arriverà la neve anche sugli Appennini a partire dai 1400 metri. Ultime piogge bagneranno il Nordest risultando forti sul Friuli Venezia Giulia. Sul resto del Nord il tempo sarà già migliorato e continuerà ad essere buono sulla fascia adriatica centrale.
Gli effetti del fronte perturbato si esauriranno nella giornata di martedì quando il Maestrale arriverà impetuoso e spazzerà via tutte le nuvole e anche l’inquinamento dell’aria, favorendo una giornata ampiamente soleggiata come mai si era vista da più di un mese.
Infine uno sguardo alle temperature che non subiranno sostanziali variazioni in entrambi i valori se non alcune diminuzioni fisiologiche in presenza di precipitazioni.
Per il freddo invernale ci sarà da aspettare ancora parecchio.