Meteo, la primavera non decolla: settimana con sciabolata artica
2 min di letturaClima primaverile e venti in attenuazione sono destinati a lasciare il posto a una nuova irruzione di aria fredda
Una massa d’aria gelida direttamente dal Circolo polare artico sta per scalzare, quasi letteralmente, l’alta pressione che aveva donato al nostro Bel Paese un periodo di vera primavera. Le temperature miti di giorno e più fresche di notte subiranno un nuovo brusco cambiamento a causa di questa sciabolata artica.
Bisognerà aspettarsi dunque maltempo a carattere temporalesco e persino raffiche di neve, anche in pianura.
A partire da lunedì sera, i freddi venti di Bora in arrivo dal nord soffieranno sui settori orientali dell’arco alpino e i litorali dell’alto Adriatico, con raffiche fino a quasi 100 km/h. Porteranno inoltre forti temporali che si svilupperanno a cominciare dal Basso Friuli e dal Veneto. Sarà in tarda serata e durante la notte che i rovesci, e qualche locale grandinata, colpiranno:
- Emilia Romagna
- Sardegna
- Toscana
- Marche
- Abruzzo.
La neve, soprattutto martedì mattina, potrà cadere sull’Appennino centrale e tosco emiliano a quote collinari (500-600 metri).
Martedì 26 marzo il fronte perturbato tenderà a scenderà verso sud. Le piogge toccheranno:
- Abruzzo
- Molise
- Puglia
- Basilicata
- Campania
- area settentrionale della Calabria.
Anche in questo caso saranno possibili nevicate sui monti intorno ai 1000 metri sull’Appennino abruzzese e a quote più alte al sud. Anche al centro-sud non mancheranno violente raffiche di vento dai quadranti nord-orientali, che determineranno una sensibile diminuzione delle temperature e un deciso aumento della sensazione di freddo. Un ciclone polare, come lo hanno definito i meteorologi, che porterà un abbassamento delle temperature anche di 12 gradi.
Non solo, per le le regioni meridionali tra mercoledì e giovedì si registrerà un maggiore maltempo per alcune aree del sud, soprattutto per i settori ionici della Calabria sferzati da venti di burrasca e dove si potranno sviluppare anche intensi rovesci e nubifragi accompagnati da grandine.
Stessa sorte per la Sicilia dove, in particolar modo tra le province di Messina e Catania, non si esclude la possibilità di violenti temporali, sotto forma di tempeste, con grandine e pericolo nubifragi.
Ma questa fase di maltempo è destinata a durare poco e già durante la giornata di giovedì 28 si attendono miglioramenti meteo sostanziali.
V.D.